LETTERA APERTA ALL'ASSOCIAZIONE NAZIONALE MAGISTRATI: IL TRIBUNALE DI SONDRIO DEVE RESTARE A SONDRIO
Sondrio 23.1.2009
La proposta di accorpamento dei Tribunali più piccoli ha un senso se però si tiene conto delle situazioni locali in concreto e non solo con la formula "salve le peculiarità del territorio in cui operano"
- S. Associazione Nazionale Magistrati - Sottosezione distrettuale di Milano:
- E. S. Presidente GITTARDI dr. Claudio Palazzo di Giustizia MILANO
- G. S.a Segretario ORTOLAN dr.ssa Paola Palazzo di Giustizia MILANO
- E. On. Angelino Alfano Ministro di G4razia e Giustizia
Oggetto: Accorpamento Tribunali
Si apprende da un intervento sulla stampa di un autorevole magistrato di Sondrio che l'Associazione Nazionale Magistrati ha proposto al Ministro Guardasigilli l'accorpamento dei tribunali in modo di raggiungere per ogni sede almeno il numero di 20 magistrati.
Non è dato di sapere se il riferimento è alle nove proposte dell'ANM formulate al Ministro il 28.5 u.s. (processo penale, processo civile, organizzazione degli uffici e riqualificazione del personale amministrativo, processo civile telematico, recupero delle spese di giustizia, processo del lavoro, geografia giudiziaria, adeguamento del sistema penale alla normativa internazionale e europea, magistratura onoraria). Indipendentemente comunque da questo aspetto in termini generali e in linea teorica il provvedimento proposto ha certamente una sua logica sotto il profilo della funzionalità, che però non può né deve essere l'unico parametro di giudizio.
La Giustizia, come del resto tutta la Pubblica Amministrazione sebbene non sempre succeda, è per sua natura al servizio del cittadino. E' vero che la proposta dell'A.N.M. è accompagnata dalla riserva "salvo le peculiarità del territorio in cui operano" ma per avere piena efficacia questa riserva dovrebbe avere anche un riferimento esplicito alla logistica.
Veniamo pertanto al caso del Tribunale di Sondrio avente giurisdizione sull'intera provincia, di fatto una vera e propria "Regione Alpina" (x), interamente montana con 78 comuni su un arco alpino di circa 200 km interamente confinante a nord con la Svizzera.
Per inquadrare la situazione che la carta geografica non rende affatto nella sua dimensione reale useremo di un parametro di riferimento comprensibile e indicativo della qualità del servizio rivolto al cittadino: il tempo confrontando le distanze da Milano, non in km ma in ore e minuti, quelle che in definitiva gravano sul cittadino.
Da Milano per raggiungere l'inizio della provincia di Sondrio si impiega un'ora e 27 minuti (treno; auto di più). Nello stesso tempo chi avesse preso il treno a Milano partendo nello stesso momento sarebbe già a metà tra Bologna e Firenze.
Da Milano per raggiungere Sondrio si impiegano due ore e un minuto (treno; auto di più). Nello stesso tempo quel treno sta entrando in stazione a Firenze.
Da Milano per raggiungere Tirano si impiegano due ore e mezza (treno; auto di più).
Da Milano per raggiungere Bormio si impiegano tre ore e mezza. Nello stesso tempo quel treno è vicino a Roma.
Da Milano per raggiungere Bormio si impiegano quattro ore e mezza (salvo in periodi di neve visto che si devono superare due passi alpini ad oltre 2200 metri di quota). Nello stesso tempo quel treno è addirittura tra Roma e Napoli.
Questi confronti rendono l'idea dei tempi, a cui va aggiunta la pesante situazione della mobilità dall'inizio della provincia e sino a Tirano, salvo 5 km della tangenziale di Sondrio. Il percorso di 65 km avviene sostanzialmente sulla strada tracciata e realizzata dall'ing. Donegani, Amministrazione Austriaca intorno agli anni 1820…
Nella ipotesi di un accorpamento con Lecco, 82 km da Sondrio ma percorrenza vicino all'ora e mezza, le difficoltà sarebbero un gravame eccessivo per chiunque avesse a che fare con la Giustizia, né risolverebbe le cose la creazione di una sede staccata a Sondrio.
Superfluo aggiungere che la sciagurata ipotesi di accorpamento troverebbe durissime resistenze e non per secondarie ragioni di campanile bensì per primarie ragioni di tutela dei cittadini, tutela che non va soltanto affermata a parole ma praticata con i fatti.
Non a caso il Comitato Cittadini Consumatori Valtellina si rivolge alla Sottosezione dell'ANM di Milano con cortese preghiera di trasmissione alla sede centrale. A Milano infatti, per naturale maggiore conoscenza dei luoghi, delle situazioni, anche dei colleghi magistrati, si può meglio comprendere la validità delle ragioni esposte e del NO categorico a qualsiasi ipotesi di accorpamento. Non c'erano stati NO a suo tempo per la soppressione delle Preture periferiche nella comprensione di un disegno di razionalizzazione. Questa volta sarebbe invece del tutto incomprensibile in quanto, ennesima ripetizione, ne sopporterebbe le conseguenza il cittadino.
Per il CCCVa: Alberto Frizziero (xx)
(x) definizione del Prof. Alberto Quadrio Curzio già Presidente degli Economisti italiani