COVID-19: OLTRE 133 MILA GLI ADERENTI ALLA CAMPAGNA VACCINALE MASSIVA IN PROVINCIA

Sono 5600 i cittadini che riceveranno la prima dose a breve e chi si prenota avrà l'appuntamento entro pochissimi giorni. Località e orari dei centri vaccinali massivi

Da domani al 5 settembre ci sono 9200 posti liberi per vaccinarsi, mentre 5600 sono gli utenti già prenotati per la prima dose che entro pochi giorni faranno salire a oltre 133 mila il numero degli aderenti alla campagna vaccinale in provincia di Sondrio su un totale di 153.874 cittadini vaccinabili, ovvero con più di 12 anni. Per chi ancora non l'ha fatto c'è la possibilità di prenotarsi sul portale della Regione Lombardia con la comodità di avere l'appuntamento in 48 ore per gli studenti, entro pochi giorni per tutti gli altri. Rimane inoltre il libero accesso presso i centri vaccinali, nei giorni e negli orari di apertura, secondo il calendario già definito fino al 3 settembre, per gli ultrasessantenni, il personale docente e non docente delle scuole di ogni ordine e grado, gli operatori sanitari e sociosanitari.

≪L'aspetto positivo è l'alta percentuale di persone che hanno deciso di vaccinarsi, pari all'87% della popolazione residente vaccinabile - commenta il direttore sociosanitario Paolo Formigoni -, un dato più alto rispetto alla media regionale: con un ulteriore scatto si arriverebbe al 90% e oltre qualora chi, per vari motivi, non l'avesse ancora fatto, si prenotasse. In questi giorni assistiamo a un rallentamento nelle nuove prenotazioni ma ci auguriamo che, a fronte della disponibilità di vaccini e della possibilità di ottenere l'appuntamento entro pochissimi giorni, le persone non vaccinate si prenotino. Da parte nostra da aprile, con l'inizio della campagna vaccinale massiva, operiamo per garantire le condizioni ideali per aumentare l'adesione alla vaccinazione che rappresenta l'unico modo per uscire dalla crisi pandemica. Per il sistema sanitario si tratta di uno sforzo eccezionale di cui ringrazio il nostro personale per l'impegno e la dedizione e i volontari del Coordinamento provinciale della Protezione civile che forniscono ogni giorno un supporto fondamentale per gestire il flusso degli utenti≫. Con l'obiettivo di offrire a tutti l'opportunità di vaccinarsi, il personale dell'Asst in questi giorni ha chiamato i cittadini che nei mesi scorsi erano risultati temporaneamente non idonei e chi a suo tempo aveva rifiutato AstraZeneca: molti di loro hanno fissato l'appuntamento per la somministrazione della prima dose del vaccino.

Fino al 3 settembre i centri vaccinali massivi sono aperti nei seguenti giorni:
Sondalo, al sesto padiglione dell'Ospedale Morelli, il 27 agosto dalle 8 alle 13, il 28 dalle 8 alle 19, il 29 dalle 8 alle 19, il 30 e 31 dalle 8 alle 19; l'1, 2 e 3 settembre dalle 14 alle 19;
Villa di Tirano, presso il Polifunzionale, il 27 dalle 8 alle 12; il 30 e 31 dalle 8 alle 19; l'1, 2 e 3 settembre dalle 14 alle 19;
Sondrio, presso la palestra dell'Istituto "Quadrio-De Simoni", il 28 dalle 8 alle 19, il 29 dalle 8 alle 19; il 30 e 31 dalle 8 alle 19; l'1, 2 e 3 settembre dalle 14 alle 19; 
Morbegno, presso il Polo Fieristico, il 28 dalle 8 alle 19, il 29 dalle 8 alle 19; il 30 e 31 dalle 8 alle 19; l'1, 2 e 3 settembre dalle 14 alle 19;
Chiavenna, presso la palestra di viale Maloggia, il 27 dalle 14 alle 19, il 28 dalle 8 alle 19, il 29 dalle 8 alle 19, il 30 e 31 dalle 8 alle 19; l'1, 2 e 3 settembre dalle 14 alle 19.

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Senza questi 10 vaccini CHE DISASTRO!

Va loro detto grazie, a loro e a chi li ha messi a disposizione

I più anziani ricorderanno i tempi della loro adolescenza quando non c’erano i vaccini, salvo uno, quello del vaiolo che veniva fatto alle Elementari e poi quando si era alle Scuole superiori. Dopo una campagna mondiale nel 1977 veniva comunicato che l’ultimo virus aveva chiuso la partita. Tre anni dopo la dichiarazione ufficiale che nel mondo il vaiolo era sconfitto.

Se avesse prevalso nel mondo la NOVAXite centinaia di milioni di croci, reali (da noi) o virtuali (in altre religioni) nei cimiteri o nei crematori avrebbero segnato la storia dell’umanità.

Meno drammatica la situazione ma comunque seria per una serie di altri guai sanitari in parte mortali in parte no ma comunque bastonate.  Si ricorderà chi era stato colpito dalla poliomelite, li si vedeva, a parte gli scomparsi, come camminavano prima di Salk (1955) e di Sabin (1957). La difterite, altra bastonata, conosciuta in famiglia. E poi il temutissimo tetano, tanto temuto che diventò negli anni 60 – 70 un caso nazionale una guarigione a Sondrio con terapia curarica e un mese di assistenza diretta continua dei medici. Avanti con seria epatite B, la noiosissima pertosse, il morbillo diffusissimo allora tra i bambini, la rosolia, la parotite ovvero in linguaggio popolare gli orecchioni, la varicella che era sì robetta in età scolare ma terribile in quella adulta. E poi la compagna invernale per moltissimi, specie anziani, cautelati a fior di vaccino antinfluenzale.

Se avesse prevalso nel nostro Paese la NOVAXite l’Italia sarebbe rimasta quella che era  40 – 50 e più anni fa. Pensiamo ai poliomielitici, condannati all’inferiorità per tutta la vita. Pensiamo al loro tributo di mortalità ma anche quella per questa o quella patologia.

Se avesse prevalso nel nostro Paese la NOVAXite oggi avremmo un quadro assolutamente desolante sol che andassimo a consultare i numeri, a analizzare i dati statistici

Annotazioni conclusive:
1.   man mano che si va avanti con la vaccinazione si riduce lo spazio del virus, quello per lui vitale. Ad oggi ha già trovato all’ingresso la porta sbarrata dai per più di metà rispetto a un paio di anni fa e la riduzione continua. GRAZIE AI NON VACCINATI DICE DUNQUE IL VIRUS perché gli permettono di sopravvivere evitando di fare la fine del suo collega vaiolo.
2.   Sembra quindi logico dedurre che il bacino dei non vaccinati, essendo lo spazio della sopravvivenza addirittura di fatto richiami il virus. Contenti i NOVAX…
GdS

 

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