11 20 33 ALTRO GRANDE PASSO IN AVANTI: FIRMATO A MILANO IL PROTOCOLLO D'INTESA TRA LA REGIONE E LA PROVINCIA SUI CORSI D'ACQUA

C'erano, a sottolineare l'importanza, il Presidente della Regione Lombardia Formigoni, il Presidente della Provincia di Sondrio Sertori, il Segretario generale dell'Autorità di Bacino del Po Puma, assessori e consiglieri

(Ln - Milano) Un Protocollo d'intesa attraverso il quale la Provincia di Sondrio assume ufficialmente le competenze per pianificare gli usi dei corsi d'acqua che scorrono sul suo territorio e introdurre parametri che consentano un pieno rispetto della qualità delle acque e dell'ambiente circostante. Lo ha sottoscritto a Palazzo Pirelli il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni con il presidente della Provincia di Sondrio Massimo Sertori e il segretario generale dell'Autorità di Bacino di Fiume Po Francesco Puma; presenti anche il vicepresidente della Regione e assessore all'Industria e Artigianato Andrea Gibelli e gli assessori all'Ambiente Marcello Raimondi e al Territorio e Urbanistica Daniele Belotti.

"Se fino ad oggi le competenze di pianificazione sono state della Regione e la Provincia ha svolto compiti gestionali - ha detto Formigoni - con la firma di questo Protocollo vogliamo fare un passo significativo in termini di sussidiarietà. Viene infatti data ad un Ente più vicino al territorio - e quindi più capace di capire quali sono le esigenze di coloro che lo abitano - la possibilità di decidere come gestire le acque e preservarne la qualità, oltre che di garantire che venga rispettata la volontà dei cittadini, in un'ottica di partecipazione e condivisione, sugli usi della risorsa idrica che la collettività ritiene più opportuni. La pianificazione provinciale delle acque, infatti, fornirà un ulteriore contributo di conoscenza rispetto a potenzialità e criticità del territorio".

LA CRONOLOGIA - La Provincia da tempo chiedeva di poter intervenire nella gestione delle acque, questo perché, negli ultimi anni, è notevolmente aumentata la necessità di impiegare fonti energetiche rinnovabili. Di conseguenza, si sono anche moltiplicate la domande dei privati per lo sfruttamento dei corsi idrici: da qui la necessità di una normativa che permettesse di risolvere la nuova situazione.

Il testo sottoscritto è la conclusione di un processo iniziato nell'agosto del 2007, quando fu siglato un Accordo con la Provincia di Sondrio - di concerto con l'Autorità di Bacino e il Ministero dell'Ambiente - in base al quale la Provincia di Sondrio chiedeva di poter aggiungere al Piano Territoriale di Coordinamento anche la competenza del Bilancio idrico, dotandosi dunque di uno strumento che consentisse di definire criteri per la gestione e la tutela qualitativa delle acque regolando, allo stesso tempo, al meglio il fenomeno ed evitando possibili danni ambientali.

"Con questa intesa - ha aggiunto Formigoni - la Regione, di concerto con l'Autorità di Bacino e la Provincia di Sondrio, potrà quindi definire misure specifiche per consentire il rilascio delle concessioni di derivazione d'acqua a scopo idroelettrico in relazione al loro carattere strategico". "Sono molto soddisfatto - ha concluso il presidente - per il risultato che abbiamo raggiunto lavorando insieme. Sono certo che la Provincia saprà rispondere al meglio alla sfida, garantendo equilibrio fra rispetto dell'ambiente e uso delle energie rinnovabili".

Soddisfazione è stata espressa anche dall'assessore Raimondi, che ha sottolineato "il lavoro svolto dall'assessorato all'Ambiente nell'arrivare a un atto di vera sussidiarietà, che contribuisce a una visione del governo delle acque che vede la compartecipazione di tutti i soggetti coinvolti partendo dagli attori più prossimi". "Accettiamo la pariteticità con la Provincia sulle grandi derivazioni - ha spiegato Raimondi - proprio perché siamo convinti che portare avanti il lavoro con questa condivisione totale sia la strada migliore per ottenere i risultati che ci aspettiamo da questo documento. Lo strumento sarà soggetto a 3 anni di monitoraggio, dopodiché potranno eventualmente essere apportate modifiche o migliorie all'Intesa".

Di "primo importante e concreto passo verso il federalismo demaniale" ha parlato l'assessore al Territorio e Urbanistica Daniele Belotti, che ha sottolineato come "in questo modo si valorizza il territorio e si creano risorse senza però depredarlo".

(Lombardia Notizie)

Speciali