Gianola: il fatto non sussiste. Sussistono però...

Risarcimento morale

Il fatto non sussiste.
Il fatto non sussiste, art. 530 del Codice di Procedura penale, e quindi il dr. Luigi Gianola, 42 anni nella Pubblica Amministrazione e negli ultimi Direttore Generale dell'AOVV di Sondrio, viene assolto dalla quarta sezione penale del tribunale di Milano che invece condanna a 5 anni l'ex consigliere regionale Guarischi.
Il fatto non sussiste dunque.
Sussistono però i tre mesi dietro le sbarre, senza essere subito interrogato come la condizione di detenzione cautelare dovrebbe volere. Tre mesi peraltro che il Codice giustifica ove vi sia pericolo di fuga (assente in questo caso), il pericolo di reiterazione del reato (assente in questo caso avendo il dr. Gianola rassegnato subito le dimissioni), il pericolo di inquinamento delle prove (inequivocabilmente assente in questo caso ). Sussistono i sei mesi successivi passati agli arresti domiciliari senza uscire a prendere una boccata d'aria o andare alla Messa domenicale piuttosto che a fare la spesa.
Sussiste il danno d'immagine provocato dal processo mediatico con gli intuibili riflessi del caso, anche sui famigliari, in primis i figli.
Sussiste il danno economico, assai rilevante.
Il fatto però non sussiste.
Non sussistendo che interesse hanno gli organi di informazione a darne notizia? La maggior parte esalta la notizia della condanna Guarischi ma tace sulla assoluzione. E, si noti, è sentenza di una Corte rigorosa, al punto di quasi raddoppiare la pena per l'ex consigliere regionale rispetto alle richieste della Pubblica Accusa! E, si noti ancora, la notizia che é stato lo stesso PM a chiedere l'assoluzione per il reato più grave limitandosi a chiedere un anno e sei mesi per la (tentata) turbativa d'asta. Un'accusa alla quale la rigorosa Corte non ha affatto creduto e che comunque non sarebbe stata da tre mesi in galera e da altri sei mesi di clausura casalinga. Deontologia professionale dunque dove sei?

42 anni in Pubblica Amministrazione, l'obbligo morale di salvarne l'immagine che è un valore. La fiducia nella Magistratura e nella forza del diritto. Ecco la ragione delle immediate dimissioni da Direttore Generale dell'AOVV. Ecco anche, aggiungiamo noi, il rifiuto del patteggiamento e la scelta di andare a sentenza.

Il fatto non sussiste ma c'è qualcosa che invece, a nostro personale avviso ma in nome dell'equità, sussiste: un doveroso risarcimento morale.

Frizziero
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