Regione, la legge sul condono: secondo Bordoni unite la ricerca del rigore e le necessità dei cittadini”

Via libera al progetto di legge,
relatore Giuliano Sala (Fi), che attua anche in Regione
Lombardia il condono edilizio deliberato a fine 2003 dal
Governo. "La legge - commenta Giovanni Bordoni, consigliere
regionale di Forza Italia - prevede limiti ancora più
restrittivi di quelli consentiti dalla legge nazionale. Non
permetteremo sanatorie legate a nuove costruzioni, anche se
terremo in considerazione i casi in cui il cittadino ha ampliato
o trasformato non per motivi speculativi, ma per risolvere
piccoli problemi legati all'uso quotidiano dell'immobile".


Il 'Condono edilizio lombardo' nasce nel quadro di un rinnovato
riconoscimento delle competenze legislative regionali che,
rientrando nella nuova politica di 'governo del territorio' che
la Lombardia si sta dando, è materia di legislazione concorrente
e si raccorda con la normativa statale.


"Nella nostra Regione - sottolinea Bordoni - non abbiamo 'ecomostri'
o grandi complessi totalmente abusivi. E questo lo dobbiamo alla
legge 51 che ha normato il settore edilizio con rigore e ai
regolamenti in materia urbanistica. La maggior parte degli
illeciti edilizi sono costituiti da ampliamenti di edifici
esistenti o mutamenti di destinazioni d'uso non superiori
comunque ai 500 mc".


La legge oltre a fissare l'elenco delle esclusioni dalla
sanatoria, assegna ai Comuni la facoltà di stabilire un
"contributo di costruzione" - in aggiunta agli oneri di
urbanizzazione - con percentuali diverse a seconda della
complessità.

“Riconosciamo lo sforzo richiesto ai Comuni e non intendiamo
abbandonarli a loro stessi - conclude Bordoni - ma la Regione,
come ha ricordato lo stesso assessore Moneta, darà un supporto
alle amministrazioni che lo richiederanno fornendo loro gli
strumenti per portare a termine il condono. Un tipo di controllo
che già effettuiamo è il monitoraggio delle trasformazioni
urbanistiche ed edilizie, costante e continuo, che viene
effettuato con tecnologie d'avanguardia quali le foto digitali
aeree integrate nel Sistema informativo territoriale regionale”.

Note tecniche:

I Comuni potranno comunque richiedere il versamento anticipato
fino al 50% degli oneri di urbanizzazione, all'atto della
presentazione della domanda di sanatoria. Se i Comuni non
delibereranno in tal senso, il contributo sul costo della
costruzione dovrà essere corrisposto per intero, cioè al 100%,
al momento del perfezionamento del procedimento di sanatoria.
L'ultimo termine di presentazione delle domande di condono è
fissato al 10 dicembre 2004.

Queste le categorie escluse dalla sanatoria:

- le nuove costruzioni, residenziali e non, realizzate in
assenza di concessione edilizia e non conformi agli strumenti
urbanistici generali vigenti,

- i manufatti realizzati abusivamente nei complessi ricettivi
all'aria aperta

- le opere abusive realizzate nelle aree a parco naturale, salvo
che siano scarsamente significative (opere di manutenzione o
dove non è valutabile il volume). Sono inoltre escluse dalla
sanatoria le edificazioni nelle aree vincolate quando il vincolo
comporti inedificabilità e sia stato imposto prima
dell'esecuzione delle opere. Negli altri casi è possibile sanare
l'abuso, previo parere dell'autorità preposta al vincolo (Ente
parco, Comune, Regione).
Andrea
Ansaloni



GdS 30 X 04 
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Andrea Ansaloni
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