Greenpeace contro il WTO: l'Europa non si piega agli OGM

Roma, 8 Febbraio 2006 - Greenpeace critica la decisione del Wto
che vuole facilitare i tentativi di Stati Uniti, Canada e
Argentina di forzare l’Europa ad accettare gli Ogm.


“Il Wto non può essere usato per indebolire il Protocollo di
Cartagena sulla Biosicurezza, in base al quale gli stati possono
opporsi agli Ogm.

I giganti del biotech statunitensi non venderanno neppure un
chicco di grano Ogm in più. La maggior parte dei consumatori,
degli agricoltori e un numero sempre crescente di governi si
oppongono agli Ogm” ha dichiarato Federica Ferrario,
responsabile della campagna Ogm di Greenpeace. “Le esportazioni
di mais Ogm dagli Stati Uniti continueranno a subire perdite di
300 milioni di dollari all’anno, e ciò sarà di monito agli altri
stati esportatori: l’Europa non vuole Ogm.”


“Questa decisione prova nuovamente che il Wto pone l’interesse
di mercato al di sopra di ogni altro, a cominciare dalla
sicurezza dei consumatori, oltre a non essere assolutamente
competente in campo scientifico e ambientale. Questo caso
dimostra che sia l’amministrazione Usa, che le aziende biotech
stanno cercando disperatamente di immettere nel mercato gli Ogm
che sono inutili, rischiosi e incontrollabili”

continua Ferrario.


Nell’agosto 2003, Stati Uniti, Canada e Argentina si sono
appellati al Wto contro l’Unione europea (che aveva sospeso
l’approvazione dei prodotti biotech ) e per i bandi specifici ad
alcuni Ogm da parte di sei stati membri. I Paesi membri
dell’Unione europea hanno votato con una chiarissima maggioranza
nel 2005 (22 Paesi su 25), per il mantenimento dei bandi
nazionali agli Ogm. La scorsa settimana, la Grecia ha annunciato
un’estensione del bando ad un mais Ogm prodotto dalla Monsanto.
Anche l’Austria ha recentemente annunciato l’intenzione di
mettere al bando l’importazione di colza transgenica. Questi
bandi si aggiungono a quelli imposti l’anno scorso da Ungheria e
Polonia, all’impegno di 172 regioni europee che si sono
dichiarate libere da Ogm, e alla moratoria della Svizzera decisa
da un referendum popolare.

L’Europa tutta è fermamente risoluta nella messa al bando degli
organismi geneticamente modificati. La legislazione europea
sugli Ogm non è intaccata dalla presa di posizione del Wto e
resterà invariata.
Greenpeace



GdS 10 II 06 
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