Reach. Greenpeace: "Frattini ha colto l'importanza e urgenza di avviare Reach per la salute e l'ambiente"

Donatella Massai, direttore
generale di Greenpeace, intervenuta ad un
convegno su REACH organizzato da Forza Italia, al quale ha
partecipato anche Franco Frattini, commenta positivamente le
parole del Commissario europeo:


“Frattini ha sottolineato i benefici di REACH per la salute che
superano di gran lunga le spese da sostenere per studiare
composti chimici che ancora non conosciamo. Anche la necessità
di dare al consumatore il diritto di scegliere un prodotto in
base anche alla personale sensibilità per l’ambiente non può non
trovarci d’accordo.

Un’informazione trasparente da parte delle aziende è una delle
nostre richieste e REACH è una delle possibili risposte, almeno
per quel che riguarda i prodotti chimici”.


Secondo la Commissione europea, il costo totale di attuazione
del sistema REACH potrebbe variare tra i 2,8 e 5,2 miliardi di
euro ripartiti su 11 anni, il che equivale a meno dello 0,1% del
fatturato annuale dell’industria chimica europea (uno dei
settori più competitivi in Europa e che a livello globale
produce 1/3 del fatturato totale dell’industria chimica).

D’altro canto, i vantaggi per la salute umana sono stimati
sempre dalla Commissione intorno a 50 miliardi di euro, nei 30
anni successivi all’adozione di REACH, per non parlare poi degli
aspetti di tutela professionale rispetto a cui sono emersi di
recente dati interessanti.

La riduzione dell’esposizione sul luogo di lavoro potrà infatti
ridurre il numero di patologie respiratorie e di irritazioni
epidermiche, costi sociali equivalenti secondo l’università di
Sheffield a circa 90 miliardi di euro in 30 anni.

Per Greenpeace il futuro della competitività risiede proprio
nell’andare incontro alle richieste di sicurezza e di qualità
espresse dai consumatori. Alcune aziende stanno già avviando una
politica che prevede l’eliminazione di alcune sostanze dannose
dai prodotti che commercializzano, sottolineando come le
industrie non possano ignorare la volontà dei consumatori.

Greenpeace sottolinea ancora una volta come nel futuro
regolamento REACH il principio di sostituzione debba essere al
centro della proposta.
Greenpeace



GdS 30 I 06 
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