ENERGIA - 3 - IL PROGETTO SEA POWER È REALTÀ, AL VIA LA SPERIMENTAZIONE DELL'ENERGIA DAL MOTO ONDOSO

Tutto serve, a noi e al pianeta

Sono andate bene le prove generali di Seapower, il progetto che punta alla produzione energia direttamente dal mare. Lunedì scorso si è svolto con successo il primo esperimento nello stretto di Messina da parte dell'azienda bolzanina Green Power, promotrice della nuova via rinnovabile, la quale ha potuto mettere in acqua una piccola imbarcazione con un grande numero di boe che sostenevano alcune turbine in grado di produrre energia. La struttura installata nelle acque dello Stretto è un prototipo da 500 KW, sperimentata eccezionalmente nel Mediterraneo, visto che il grosso del progetto si materializzerà nelle acque oceaniche che garantiscono una maggiore produzione energetica. Il progetto è finanziato, in parte, dalla Regione del Trentino Alto Adige. Ma come funziona esattamente? Sea Power è un sistema per la produzione di energia elettrica pulita che sfrutta il moto naturale dell'acqua. L'acqua marina ha un moto che può essere sempre della stessa direzione (come nei fiumi o nel caso delle correnti marine permanenti) oppure può cambiarla, come accade nel caso delle correnti di marea, e come accade anche nello Stretto di Messina a causa della rema montante e della rema scendente. Il sistema completo è composto da una struttura galleggiante (portone o nave) e da varie turbine ad asse orizzontale; queste sono posizionate lungo un tubo orizzontale snodabile e modulare (denominato "filare") ad intervalli regolari. Il tubo funge anche da albero di trasmissione del moto che trasferisce la potenza catturata dall'acqua al generatore elettrico che, a sua volta, la trasforma in energia elettrica. Le turbine, che vengono fatte girare dalle correnti sono allineate a distanza opportuna le une dalle altre. Tutte le turbine sono collegate ad un unico albero comune. Ogni fila forma una linea fluidica ed è collegata ai generatori elettrici situati a bordo della struttura galleggiante, a propria volta ancorata al fondale. In tal modo tutte le componenti elettriche vengono a trovarsi sopra il pelo libero dell'acqua permettendo all'intero sistema di allinearsi a seconda della direzione della corrente. Le strutture galleggianti, ovvero i pontoni e le navi, sono disposte in gruppi di diverse decine, formando delle vere e proprie flotte impiegate nella produzione energetica. L'energia elettrica prodotta viene così immessa direttamente nel sistema elettrico del Paese attraverso un cavo sottomarino che collega le singole strutture galleggianti alla rete elettrica della terra ferma.

15 - Federutility

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