ENERGIA - 4 - ORTIS: "IL SISTEMA ENERGETICO SI AUTO-FINANZIA FINO ALL'ULTIMO CENTESIMO"

In altri termini paghiamo tutto noi anche i grandissimi costi del no al nucleare, costi sui quali quelli del referendum mica ci avevano informati…

Quanto costano alle casse pubbliche la dismissione del nucleare, il sostegno alle energie rinnovabili e la ricerca sull'abbattimento delle emissioni di Co2? A spiegare il meccanismo è stato Alessandro Ortis, presidente dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas. «Quello dell'energia - ha detto - è un sistema che si autofinanzia fino all'ultimo centesimo. I costi sono tutti a carico dei consumatori finali, compresi quelli per il mantenimento e lo sviluppo della rete di distribuzione, che incide sulle bollette per il 14\%. Ridurre i costi di approvvigionamento, quindi, deve essere il primo obiettivo, specialmente in un periodo di crisi economica come quello che stiamo attraversando, che sta mettendo a dura prova le capacità di spesa delle famiglie». Da qui il sì convinto di Ortis a tutte le scelte in grado di diversificare le fonti di approvvigionamento e di ridurne i costi. Non solo i rigassificatori e le centrali a carbone di nuova generazione, ma anche il ritorno al nucleare: «Ai tempi del referendum non fui certo tra i sostenitori della sua dismissione».

Ma oltre che meno cara, secondo Ortis, la bolletta deve anche diventare più trasparente: «Lo sforzo dell'Autorità in questa direzione sta già producendo risultati, e anche sul fronte dei contatori digitali possiamo dire con orgoglio di essere all'avanguardia in Europa. Ma la strada da fare è ancora tanta: sono convinto che la stragrande maggioranza dei cittadini, infatti, non sia in grado di leggere la bolletta e non possano quindi essere consapevoli di quanto e cosa pagano».

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