A SCUOLA PER GESTIRE L'ORSO

Va trattato nel modo giusto, 'dissuadendolo' a tenere atteggiamenti di confidenza nei confronti dell'uomo e dei nuclei abitati

Si è tenuto martedì 21 aprile a Bergamo il corso di dissuasione dell'orso rivolto agli agenti delle polizie provinciali di Bergamo, Brescia, Lecco e Sondrio e del Corpo forestale dello Stato operanti nelle medesime province. A condurre il corso sono intervenuti l'ispettore Paolo Zanghellini del Corpo forestale della Provincia autonoma di Trento e il collega Valter Calvetti che vantano una pluriennale esperienza di gestione degli orsi anche in situazioni problematiche, avendo operato direttamente in diverse situazioni ritenute critiche per la presenza di questo animale in prossimità di ambienti urbani. Gli orsi attualmente presenti in Trentino sono ventiquattro e, benché di indole schiva e diffidente nei confronti dell'uomo, approfittano delle fonti alimentari che la gente mette loro a disposizione per incuria o, peggio, col preciso intento di avvicinare l'animale inducendo atteggiamenti potenzialmente pericolosi. La dissuasione ha il preciso scopo di risolvere questi problemi ricondizionando il comportamento del plantigrado attraverso metodi assolutamente incruenti che sfruttano il rumore: suoni, pallottole di gomma, dardi esplodenti e altri espedienti che spaventano l'animale e lo scoraggiano dal tenere atteggiamenti di confidenza nei confronti dell'uomo e dei nuclei abitati. Alla dissuasione si accompagna spesso il monitoraggio degli spostamenti dell'animale mediante radiocollare, per valutare il successo delle operazioni effettuate. Ciò implica la cattura dell'animale, che è una operazione piuttosto impegnativa. I docenti trentini, in un'intera giornata di corso, hanno toccato tutti gli argomenti essenziali per poter intervenire in situazioni critiche, dalla formazione ed organizzazione delle squadre alle attrezza ture necessarie e il loro utilizzo. E' stato anche considerato l'impiego di cani specificamente addestrati per collaborare nelle azioni dissuasive. Il corso si è concluso con la dimostrazione pratica dell'uso di alcune munizioni. Obiettivo della formazione è quello di disporre anche in Lombardia di squadre di pronto intervento, attivabili secondo turni di reperibilità, in grado di effettuare interventi di presidio e dissuasione qualora un orso si avvicini eccessivamente ai centri abitati. «E' importante assicurare alle comunità locali la pronta capacità di intervento della pubblica amministrazione - sostiene il presidente del Parco Walter Raschetti - quale presupposto per la tranquillità dei cittadini e la pacifica convivenza tra uomo ed orso. Il recente ritorno dell'orso in Lombardia - con presenza anche nel Parco delle Orobie Valtellinesi - è un valore positivo che va gestito con impegno ed attenzione».

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