SPEDIZIONE INTERNAZIONALE DI ALPINISMO GIOVANILE AL MONTE ELBRUS (5642 M)

Un successo pieno per la spedizione dei ragazzi dell’Alpinismo Giovanile al Monte Elbrus, la “nuova” vetta d’Europa a 5642 metri nel territorio russo del Caucaso centrale

Alle 10,45 di domenica 30 luglio i sei ragazzi e i sei accompagnatori, partiti alle 2 di notte dal campo alto sul ghiacciaio a quota 4180, giungevano tutti insieme sulla vetta occidentale, la più elevata, del monte Elbrus.

Una notte ed una mattinata con clima freddissimo ma con cielo eccezionalmente limpido hanno permesso una perfetta gestione della salita, con ritmo costante, soprattutto con grande attenzione a far sì che tutto il gruppo potesse raggiungere la cima. Un lavoro “di squadra” nel pieno stile dell’Alpinismo Giovanile, dove l’attenzione per tutti gli elementi del gruppo non deve mai mancare, e dove il risultato migliore è sempre quello che privilegia un successo condiviso piuttosto che una singola performance.

La salita, organizzata dalla nostra Commissione Centrale di Alpinismo Giovanile, su invito della Federazione Ucraina di Alpinismo e Arrampicata in ambito UIAA – YC (Youth Commission), si è svolta insieme ad un’altra ventina di giovani provenienti da Germania, Spagna, Svizzera, Austria, Sud Tirolo e Ucraina. Una bella occasione quindi per socializzare e conoscere la veste giovanile dell’alpinismo internazionale.

Il campo base, posizionato a 2300 metri nella valle laterale di “Adylsu”, ha ospitato tutti i team che hanno piantato le loro tende nella serata del 23 luglio dopo il viaggio di avvicinamento via Mosca – MineralnyVody. Con la collaborazione appassionata di una famiglia di pastori e cacciatori Balcari (la nostra montagna si trova nella repubblica Kabardino-Balcaria politicamente appartenente alla Russia ma fortemente caratterizzata dalla sua localizzazione geografica), i ragazzi hanno vissuto i primi giorni della preparazione e dell’acclimatamento con pernottamenti in quota e salite su roccia fino ai 3950 metri della vetta “Andirchi” raggiunta con divertente arrampicata la mattina del 26 luglio (su questa cima è doveroso ricordare un momento di particolare emozione con il canto “Signore delle cime” dedicato all’amico Diego Collini, presidente dell’OTP di AG VFG scomparso proprio il giorno della partenza della spedizione)

Trasferito poi il campo sul ghiacciaio, nei pressi del rifugio Priut 11 a 4150 metri, sono iniziati i preparativi per la vetta. Una salita fino ai 4900 metri delle rocce “Pastuchov” è servita a tarare il ritmo ed il passo del nostro gruppo che come dicevamo ha voluto muoversi insieme e con grande senso di appartenenza ha portato le sue cordate sempre unite a completare l’acclimatamento e a predisporsi per la salita finale.

Il terreno perfetto (neve dura, poco ghiaccio affiorante e crepacci quasi sempre solidamente coperti), e una condizione meteo stabile (per tre giorni consecutivi tempo bello nella notte e fino al primo pomeriggio quando la montagna si copriva di nuvole foriere di debolissime nevicate) hanno permesso di condurre in completa sicurezza i tentativi di salita a partire dalla notte di domenica 30 luglio. Grazie al buon lavoro di preparazione, alla sintonia consolidata nelle uscite congiunte svolte in Italia ed alla “rifinitura” degli ultimi giorni in Caucaso, il gruppo italiano ha raggiunto la cima al primo tentativo con i suoi dodici partecipanti. Qualche apprensione per il freddo intenso rinforzato dal vento presente negli ultimi 600 metri della salita, non ha minimamente intaccato la gioia emozionante di tutto il gruppo al suo arrivo in vetta sancito da un simbolico grande abbraccio con i giovani delle altre nazioni.

Una grande prova di maturità dei nostri ragazzi, dei nostri accompagnatori ed in definitiva di tutto il movimento dell’AG del Club Alpino Italiano, presente in Caucaso con i ragazzi più giovani (ricordiamo che per l’UIAA l’AG termina a 25 anni, in Italia al compimento del 18° anno).

I complimenti sinceri dell’organizzazione e delle guide locali che hanno seguito tutto l’evento sono un riconoscimento che và alla formazione, evidentemente non solo alpinistica, dei nostri titolati.

Gli audiovisivi prodotti dai partecipanti ed il filmato che la Federazione Ucraina sta predisponendo costituiranno un nuovo strumento di divulgazione delle attività dell’Alpinismo Giovanile che vede in questo tipo di esperienze il completamento del suo percorso formativo, un “cammino” che accompagna i giovani sulla strada della maturità umana e alpinistica.

Ricordiamo rapidamente l’elenco dei partecipanti :

ANAG Aldo Scorsoglio (Capo-spedizione)

ANAG Paolo Covelli ( Delegato UIAA)

AAG PierLuigi Zambonati (Medico pediatra)

Gli Accompagnatori

ANAG Giuseppe Bianchi (Sez. Piacenza)

ANAG Mauro Callegari (Sez. Val Badia – BZ)

ANAG Nicola Martelli (Sez. Valtellinese – SO)

AAG Fabrizio Molignoni (Sez. Carrara – MS)

I ragazzi

Andrea Merli (Sez. Piacenza)

Simone Amadini (Sez. Carrara - MS)

Federico Scotto (Sez. Carrara - MS)

Davide Bettini (Sez. Valtellinese - SO)

Stefano Dell’Agostino (Sez. Valtellinese - SO)

Ruggero Colpo (Sez. SAT - Trento)

Flaminio Benetti

Flaminio Benetti
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