MANIFESTAZIONE NAZIONALE DI LEGAMBIENTE A NAPOLI CON I SINDACI DEI COMUNI RICICLONI CAMPANI

In Campania 145 Comuni raccolgono in maniera differenziata almeno il 35% dei rifiuti urbani, con picchi fino al 90%, Gigantesche responsabilità negli altri Comuni, Napoli in testa

Nota redazionale: la manifestazione nazionale di Legambiente si svolge a giornale in uscita ma ne diamo notizia lo stesso perché, al di là delle gigantesche responsabilità locali, Bassolino in testa, il problema è una vera e propria sciagura nazionale (ndr).

19 gennaio 2008. In piazza a Napoli con i sindaci dei comuni ricicloni campani. Per dire no all'emergenza permanente, all'ecomafia e ai demagoghi che promuovono ogni protesta. Per sostenere la politica che sa decidere, i sindaci che fanno la raccolta differenziata e la realizzazione degli impianti di riciclaggio e compostaggio.

In Campania 145 Comuni raccolgono in maniera differenziata almeno il 35% dei rifiuti urbani, con picchi fino al 90%, e li avviano al riciclaggio al pari delle migliori esperienze del Nord Italia;

200 Piccoli Comuni hanno reagito all'abbandono e al degrado delle aree marginali, valorizzando il loro patrimonio e costruendo una vera "economia della qualità" per tornare a competere;

oltre 4000 Kmq (ca. il 30% della superficie campana) di Aree Protette rappresentano un esempio concreto di valorizzazione del territorio dalla dorsale appenninica con le sue propaggini costiere fino alle grandi riserve fluviali; numerose aziende campane, capaci di costruire e gestire impianti di riciclaggio, tecnologicamente avanzati, sono costrette, paradossalmente, ad importare materie prime-seconde (contenitori in plastica, vetro, carta e cartone) da fuori regione per far funzionare a regime i loro impianti.

Noi non ci stiamo ad essere resi schiavi dall'ecomafia e a che la Campania sia utilizzata come discarica illegale di rifiuti pericolosi prodotti nel resto del Paese.

Noi non ci stiamo a delegare il nostro futuro ad una classe politica incapace di decidere e di agire,

Noi non ci stiamo a rimanere succubi dei localismi amorali e di scelte senza prospettiva.

Noi non ci stiamo ad essere considerati cittadini che accettano di vivere nel degrado e nell'illegalità diffusi.

Noi sappiamo che l'emergenza rifiuti in Campania è il prodotto del potere dell'ecomafia e della demagogia e dell'incapacità della classe politica che da sempre hanno fatto leva sulle paure della gente comune.

Noi sappiamo che l'emergenza rifiuti in Campania si può risolvere se si completa e ammoderna tutta la filiera impiantistica necessaria per realizzare il ciclo integrato dei rifiuti a partire da politiche di riduzione dei rifiuti, di raccolta differenziata spinta, fino al riciclo delle materie prime-seconde e al recupero energetico, implementando corrette pratiche di gestione e coinvolgendo i cittadini.

Noi vogliamo efficienza ed efficacia nella gestione del ciclo integrato dei rifiuti e continueremo a seguire quanto i vari livelli istituzionali faranno per uscire dall'emergenza, controllando che tutto avvenga nella massima trasparenza, condivisione e partecipazione, denunciando ritardi, illegalità, inadempienze.

Noi vogliamo bene a questa terra e non accettiamo che venga così maltrattata e oltraggiata.

Noi siamo figli di questa terra che hanno deciso di vivere qui e che intendono impegnarsi con responsabilità per salvaguardarne e promuoverne la bellezza e le opportunità.

Per tutto questo, per dare voce a tutti coloro che VOGLIONO BENE ALLA CAMPANIA, è stato fissato questo appuntamento sabato 19 gennaio a Napoli

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