"NOI ALPI! UOMINI E DONNE COSTRUISCONO IL FUTURO"

Presentato nei giorni scorsi presso la sede Cai a Milano il nuovo Rapporto sullo stato delle Alpi "Noi Alpi! Uomini e donne costruiscono il futuro", a cura della CIPRA, Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi. L'opera illustra come molti

Un'opera fondamentale per capire "dove vanno le Alpi", una grande catena montuosa ma anche un territorio laboratorio che tocca otto paesi europei nel quale si sperimentano i modelli di sviluppo, le chances di sviluppo future delle comunità locali, le prassi economiche possibili , le politiche per i giovani e l'ambiente. Questo terzo rapporto curato dalla Cipra,Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi, si rivolge alla popolazione e ai visitatori delle regioni alpine, ai responsabili politici e amministrativi, agli esperti e studiosi fuori e dentro le Alpi. E' un volume utile per tutti coloro che hanno a cuore un futuro ecologico e sostenibile per le Alpi, questo importante spazio naturale e culturale che fino ad oggi ha rappresentato un modello di riferimento per altre regioni di montagna nel mondo.

"Il nostro libro mostra come, in molte località e con modalità completamente diverse, molte persone moderne, dinamiche e di successo della regione alpina abbiano saputo dare inizio a un vasto processo di rinnovamento, con cui tentano di contrastare lo spopolamento e la fuga di cervelli" - dichiara Andreas Götz, direttore della CIPRA Internazionale. "Nel libro non si dà la parola ai grandi progetti né alla dipendenza dallo stato, ma alla creatività e all'incoraggiamento dei costruttori di futuro".

" Gli esempi concreti presentati nel rapporto CIPRA valgono non solo per tutto l'arco alpino ma sono esportabili in pianura dove queste iniziative sono assolutamente competitive e innovative e dimostrano come le persone spesso fanno la differenza, anche in contesti teoricamente svantaggiati.

Sono esempi positivi che vogliamo ora rendere visibili e diffonderli in tutta Italia come buone

pratiche." ha detto Enzo Venini Presidente WWF Italia.

"E' un'analisi dettagliata sul pianeta Alpi - ha detto nel suo intervento il Presidente generale del Cai, Annibale Salsa - che accanto ai numeri della statistica economica e sociale porta per la prima volta una rinnovata attenzione per le esperienze positive, le cosiddette best practices, le buone pratiche per lo sviluppo sostenibile che sole possono garantire futuro alle comunità alpine". "Le Alpi - ha aggiunto Salsa - sono di fatto un territorio ad alta vocazione transnazionale e il titolo del rapporto, Noi Alpi!, richiama opportunamente un'unica comunità di destino di dimensioni naturali che le ricomprende".

Damiano Di Simine, Presidente di Cipra Italia e di Lega Ambiente Lombardia, ha illustrato le problematiche politiche e sociali che sostengono l'attività di Cipra, "associazione cartello che opera da 55 anni e raggruppa oltre 100 associazioni culturali ed ambientaliste. Cipra attraverso la promozione di modelli di sviluppo sostenibili si è impegnata in questi anni per ricucire la forbice tra le Alpi reali e una certa visione immaginifica dell'ambiente e delle località alpine, fuori dal vissuto quotidiano di milioni di residenti".

Ad Andreas Goetz, Direttore di Cipra International, il compito di descrivere il dettaglio dell'opera, i numeri, i progetti, il contenuto politico e ideale di un volume che è stato tradotto in quattro lingue alpine e che a breve sarà editato in inglese.

I reportage appassionanti e le immagini di grande intensità presentati nel libro, edito da CDA & Vivalda di Torino, sono opera di autori e fotografi di una rinomata agenzia tedesca che lavora per grandi testate giornalistiche in Germania, ma anche per il " New York Times Magazine". La base del libro è costituita dallo studio della CIPRA "Futuro nelle Alpi", nell'ambito del quale è stata raccolta una grande quantità di dati da tutto lo spazio alpino. Nel capitolo conclusivo del Rapporto questi dati approfonditi confluiscono in tabelle, grafici e carte, che mostrano le linee di sviluppo territoriali attualmente in corso nelle Alpi.

"Noi Alpi" si rivolge alla popolazione residente così come ai visitatori e alle visitatrici delle regioni alpine, ai responsabili politici e amministrativi, agli esperti e studiosi fuori e dentro le Alpi; in breve, a tutte le persone impegnate a cui sta a cuore il futuro delle Alpi e che, nel lavoro quotidiano o nel tempo libero, si impegnano a favore di uno sviluppo ecologico e sostenibile. Il libro è pubblicato in italiano, francese, tedesco e sloveno.

Un libro da leggere. Un'opera da consultare. Un incoraggiamento

Il futuro appartiene a chi vuole partecipare attivamente alla sua costruzione. Le iniziative in corso nelle Alpi e le persone impegnate quotidianamente alla costruzione del proprio futuro e di quello degli altri sono innumerevoli.

La maggior parte di queste persone, tuttavia, non sa che altrove altri stanno cercando una soluzione ai loro stessi problemi. Proprio con questa consapevolezza interviene la CIPRA, Commissione Internazionale per la Protezione

delle Alpi, con il terzo Rapporto sullo stato delle Alpi, nel quale ha raccolto e ordinato saperi ed esperienze da tutto l'arco alpino, mettendoli a disposizione di tutti coloro che ne hanno bisogno.

Il libro, basato sul complesso studio "Futuro nelle Alpi", tratteggia non solo un'immagine minuziosa delle minacce imminenti, ma si concentra sulle soluzioni. Il libro stesso e lo scenario di svolta in atto nelle montagne sono promossi dalla CIPRA, Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi.

I reportage della prima parte narrano di persone impegnate a trovare soluzioni di successo con creatività e spirito di innovazione. Il paesino fra le montagne svizzere che supera il suo isolamento tramite Internet.

La felice rinascita di un treno regionale in Italia. Una valle idilliaca in Slovenia la cui conservazione è affidata alla gestione privata del suo statuto di area protetta.

Straordinari artisti delle costruzioni in legno che trasformano il Vorarlberg in una Mecca per architetti di tutto il mondo.

La seconda parte del libro ci fa scoprire, con basi scientifiche e con un linguaggio comprensibile, che gli esempi pratici illustrati non sono casi isolati, ma che si tratta di trendsetter che delineano gli sviluppi rivolti al futuro in tutto l'arco alpino.

Nella terza parte, cifre e fatti su temi quali trasporto, economia, sviluppo demografico e territoriale sono presentati da numerose tabelle, grafi ci e carte.

Con questo libro la CIPRA - Commissione Internazionale per la protezione delle Alpi- intende rivolgersi al maggiore numero possibile di persone: alla popolazione e ai visitatori delle regioni alpine, ai responsabili politici e amministrativi, agli esperti e studiosi fuori e dentro le Alpi - in breve, a tutte le persone impegnate e a cui sta a cuore il futuro di questa grande catena montuosa. La CIPRA auspica di raggiungere tutti quelli che nel loro lavoro quotidiano o nel tempo libero si impegnano a favore del futuro ecologico e sostenibile delle Alpi. Perché questo importante spazio naturale e culturale dell'Europa occidentale possa esistere anche in futuro e rappresentare un modello di riferimento per altre regioni di montagna nel mondo, grazie a uno sviluppo compatibile con la natura e con l'uomo.

Contenuto

Reportage: Con la forza della natura / Ritorno al futuro… in treno / Fragole alla Chartreuse / Mai più

senza bici! / Una valle in profonda trasformazione / Al di là del proprio campanile / La valle apre una finestra sul mondo / Creare con le mani e con il cuore / Quando parlarsi è importante / Prenderci gusto / Il bosco protagonista nella cultura dell'abitare / L'eredità del mercurio / Un paese si è svegliato dal coma / Riserva sì, ma non sotto una campana di vetro / Un pianeta terra deve bastare

Fatti e retroscena: Capacità d'azione sociale / Aree protette e valore aggiunto / Economia regionale /

Mobilità / Rapporto città-territorio / Partecipazione e politica / Cambiamento climatico

Dati statistici: Noi Alpi! 3° Rapporto sullo stato delle Api - Dati statistici

Nell'ambito dello studio della CIPRA Futuro nelle Alpi, ricercatrici e ricercatori hanno raccolto una grande quantità di dati, molti dei quali sotto forma di tabelle, grafici e cartine mostrano i trend di sviluppo territoriale in corso nelle Alpi e sono riportati nella seconda parte del libro.

Tipologia di sviluppo dei comuni alpini

Il 36,5 % dei comuni alpini sono comuni definiti "delle aree metropolitane", vicini ai grandi centri urbani, dove è presente un forte pendolarismo in entrata.

L'8,3 % dei comuni alpini sono comuni ad economia turistica.

Il 38,1 % dei comuni alpini sono comuni "periurbani e periferici" nei quali domina la funzione residenziale, ma il potenziale economico è scarso e i posti di lavoro sono pochi, per cui è molto elevato il pendolarismo in uscita .

Il 13,4 % dei comuni sono considerati "equilibrati" in quanto si tratta di comuni in cui nessun settore è dominante e dove non esistono rilevanti flussi di pendolari in uscita e in entrata.

Il 3,7 % dei comuni sono comuni agricoli ed industriali.

Negli ultimi 20 anni sono fortemente diminuiti i comuni agricoli ed industriali mentre sono aumentati i comuni delle aree metropolitane e quelli periurbani e periferici. Nelle Alpi è evidentemente in atto un processo di polarizzazione e specializzazione.

I comuni turistici, dal 1981 al 2001, sono aumentati del 40% circa.

Sviluppo demografico

Nel periodo 1981-2001 la popolazione alpina è cresciuta di quasi 1,2 milioni di unità, passando da 11,1 a 12,3 milioni di abitanti.

Lo sviluppo demografico va a toccare soprattutto le città e le aree metropolitane: due terzi della popolazione alpina risiede nelle aree metropolitane nelle quali la popolazione ha avuto un incremento dell'11 %. E' particolarmente rilevante anche nei comuni periurbani e periferici (15,5%) e nei comuni turistici (10%). Questo significa che anche laddove le condizioni economiche non sono specificamente favorevoli, il numero di abitanti aumenta nettamente poiché si sviluppa un forte pendolarismo in uscita. Tuttavia, negli ultimi 20 anni, più di un quarto dei comuni alpini segnala un calo demografico.

Nel 2000 la percentuale degli ultrasessantaquattrenni nelle Alpi era del 17 %. L'invecchiamento è particolarmente significativo nei piccoli comuni. Tra i comuni che presentano un calo demografico, l'82 % presenta una popolazione invecchiata.

Sviluppo occupazionale

Negli ultimi 20 anni il numero di posti di lavoro nelle Alpi è aumentato del 14,9 %. Però l'incremento riguarda in prevalenza le aree metropolitane nelle quali si concentra l'80 % dei posti di lavoro. Negli altri comuni i posti di lavoro sono diminuiti, non soltanto nei piccoli comuni rurali, ma anche nei comuni periurbani e periferici che diventano sempre più aree residenziali e dormitorio con forte pendolarismo in uscita.

Nel 2001 in tutto l'arco alpino la percentuale della popolazione agricola era scesala 4,4 % (167.000 unità in meno rispetto al 1981). Anche il numero di aziende agricole nel periodo 1981-2001 ha subito un decremento: il numero di aziende è sceso di 240.000 unità pari al 41%.

Utilizzo agricolo del territorio

Oltre alla popolazione agricola ed al numero di aziende, anche la superficie dedicata a colture prative e foraggere è diminuita negli ultimi anni (74.000 ha in meno, pari al 2% circa).

Osservando le carte, mentre nello spazio alpino italiano e tedesco molti comuni presentano un calo delle colture prative e foraggere superiore alla media nell'arco alpino sloveno le stesse sono in aumento, come anche nelle Alpi francesi meridionali.

CIPRA

Da più di mezzo secolo la Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi, meglio conosciuta con l'acronimo CIPRA, si impegna a favore dello sviluppo sostenibile nelle Alpi. In altre parole, è alla ricerca di strade che consentano di armonizzare ambiente, economia e aspetti sociali.

La CIPRA è rappresentata in sette stati alpini: Germania, Francia, Italia, Liechtenstein, Svizzera, Slovenia e Austria. In Sudtirolo ha attivato una succursale regionale. L'organizzazione non governativa di tipo federale, a cui aderiscono più di cento associazioni, è un moderno crocevia di informazioni. Raccoglie dati e fatti su temi quali clima, trasporti, agricoltura di montagna, turismo, energia ed edilizia, li elabora e li mette a disposizione di tutte le persone interessate, all'interno e all'esterno delle Alpi.

Protezione delle Alpi dall'alto, a livello governativo? O dal basso, con i comuni e la popolazione? Entrambe le impostazioni sono importanti, la CIPRA ne è assolutamente convinta. Essa ispira e controlla da un lato i trattati internazionali, come la Convenzione delle Alpi, e dall'altro attiva e gestisce reti comunali e regionali. Una doppia strategia per la protezione delle Alpi, che ha dato i suoi frutti.

segnalato da Flaminio Benetti (x)

(x) consigliere centrale CAI

www.cipra.org

Ordini: CIPRA International • Im Bretscha 22 • Postfach 142 • FL-9494 Schaan Tel: +423 237 40 30 • Fax: +423 237 40 31 international@cipra.org

Oppure CIPRA Italia•Via Pastrengo 13, •10128 Torino Tel: +39 011 548626 •Fax: +39 011-503155 italia@cipra.org

segnalato da Flaminio Benetti (x)
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