CROSIO: I TERRAZZAMENTI UN PATRIMONIO DA TUTELARE

Provincia e ProVinea alleati nella salvaguardia dei vigneti terrazzati - Il Piano Territoriale strumento fondamentale per il riconoscimento UNESCO

Prosegue l’iter per il riconoscimento dei terrazzamenti vitati della Valtellina come patrimonio mondiale dell’Umanità attraverso la candidatura UNESCO promossa da ProVinea, Provincia di Sondrio e Banca Popolare di Sondrio, con l’appoggio del Consorzio di Tutela dei Vini di Valtellina.

Nel lungo iter necessario per entrare nei “paradisi del mondo” sta risultando fondamentale il lavoro svolto

dall’Amministrazione Provinciale, in particolare dall’assessore Jonny Crosio, per la realizzazione del Piano territoriale di coordinamento provinciale, importante strumento per il mantenimento e la valorizzazione dell’ambiente viticolo provinciale. Crosio ha sottolineato nei giorni scorsi a ProVinea la grande eredità territoriale, naturale e culturale che possiede la Valtellina e che merita di essere tutelata, valorizzata e preservata. Il suo commento “la filosofia alla base del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale è la stessa che ha ispirato la zona vitata del Lavaux in Svizzera la candidatura per l’UNESCO. Anche i nostri vicini sono partiti da un’analisi che ritengo fondamentale, cioè dalla consapevolezza di possedere un’eredità territoriale fatta di beni di natura e di cultura che, come tali, vanno compresi e tutelati. Gli svizzeri non hanno

considerato soltanto la fisicità dei luoghi, ma insieme il fattore umano che è, anch’esso, valore culturale: un processo mentale fondamentale per una corretta programmazione territoriale. Per questo siamo convinti di aver creato un buon prodotto, che deve diventare al più presto operativo, poiché pensato per salvaguardare il nostro territorio. Auspico che anche nella nostra provincia, come già da anni in Svizzera, i cittadini, le nuove generazioni in particolare, comprendano la grandezza e l’importanza di questo patrimonio. Si tratta di un passaggio fondamentale, ma tutt’altro che scontato. Soltanto questa consapevolezza ci consentirà di garantire all’UNESCO quanto richiesto, cioè che esiste la volontà di preservare questo territorio. La valorizzazione e la conservazione sono azioni che possiamo sviluppare da subito, ma servono strategie mirate e rogrammazione per il futuro. Mi riferisco in particolare agli interventi finanziari ai quali ricorriamo per sanare gravi dissesti idrogeologici, ben sapendo che una manutenzione regolare richiederebbe fondi meno ingenti. Soltanto entrando in questo meccanismo di pensiero, convincendoci cioè che al territorio dobbiamo pensare sempre, soprattutto in fase di programmazione, riusciremo a dargli il valore che merita. Su un aspetto non ci sono timori di smentita: siamo solo noi a dover decidere che cosa fare del nostro territorio, il suo e il nostro futuro dipendono da noi stessi.”Parole dense di significato che evidenziano come il piano territoriale sia uno strumento fondamentale per individuare le aree del nostro territorio da valorizzare e mantenere come garanzia per la tutela del patrimonio territoriale viticolo valtellinese. Dichiarazione condivisa da ProVinea che si occupa da alcuni anni della promozione e della salvaguardia dell’ambiente viticolo provinciale, attività della quale hanno parlato recentemente anche il quotidiano “La Padania” e la

rivista “Sapori e Piaceri - Itinerari del gusto e life style". Il commento del vicepresidente nonché assessore provinciale all’agricoltura Severino De Stefani: “lo strumento urbanistico del piano territoriale permette di individuare quelle che sono le aree da valorizzare e mantenere. Quindi un indirizzo chiaro, certo e preciso negli anni per avere questa garanzia di mantenimento del patrimonio terrazzato. Fatto ancora più importante perchè stiamo promuovendo il riconoscimento dell’UNESCO insieme al mantenimento del nostro territorio, un territorio integro come nei secoli scorsi e in relazione a questo il Piano territoriale è uno strumento di garanzia”.

CS

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