SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE: LA PROVINCIA CAPOFILA DEL PROGETTO

Si va alla realizzazione della banca dati territoriale per una gestione armonica, dinamica e moderna del territorio di Valtellina e Valchiavenna

Gestire il territorio in maniera armonica, dinamica e moderna. E’ questo l’obiettivo che si pone il Sit, il Sistema Informativo Territoriale, la cui importanza è stata sancita in un’apposita legge regionale del 2005 che mette a disposizione degli Enti Locali cospicui finanziamenti per la realizzazione di progetti ad hoc. Quello sviluppato dalla Provincia, che si propone quale organismo di riferimento, è stato illustrato dall’assessore alla Programmazione Territoriale Jonny Crosio nell’ambito di un incontro che si è svolto la settimana scorsa a Palazzo Muzio con i rappresentanti delle cinque Comunità Montane, del Comune di Sondrio e del Parco delle Orobie Valtellinesi. Nello specifico, l’iniziativa prevede la realizzazione di un ‘database topografico’ contenente le informazioni che consentono la rappresentazione digitale del territorio, uno strumento efficace per gestire la complessità della realtà territoriale e delle sue dinamiche. La Provincia ha proposto un progetto, serio e condiviso, che si pone innanzitutto l’obiettivo di colmare una grave carenza, quella di avere una carta di riferimento aggiornata e omogenea che sintetizzi il lavoro già egregiamente svolto da alcuni Enti Locali. La convergenza su un unico progetto ha anche necessità pratiche: l’abbattimento dei costi e l’ottenimento di finanziamenti da parte della Regione. “Come Giunta Provinciale ci crediamo molto – ha spiegato l’assessore Crosio – poiché abbiamo da tempo ravvisato l’importanza di dotarci di una base cartografica comune in grado di offrire in tempo reale informazioni precise e aggiornate che qualifichino l’attività di pianificazione degli Enti Locali. In sintesi, vi è la necessità di sviluppare un concetto di gestione del territorio che si integri con la nuova legge regionale”. Il progetto si caratterizzerà per la stretta collaborazione tra l’Amministrazione Provinciale e gli enti comprensoriali allo scopo di ottimizzare le informazioni e i dati già raccolti. La proposta è quella di un ruolo strategico del Bim, non solo cofinanziatore ma anche intermediario con i Comuni. E c’è già una condivisione di massima da parte della Regione Lombardia palesata dall’assessore al Territorio Davide Boni. “Con l’assessore regionale – precisa Crosio – vi è una perfetta convergenza sulle strategie di gestione del territorio e il personale rapporto di amicizia in questi anni ha favorito colloqui e confronti nei quali è emersa un’unità d’intenti che non potrà che produrre effetti positivi sul nostro territorio e sulla sua gestione. E’ il caso ad esempio della questione relativa alle fasce Pai – continua Crosio – , per le quali abbiamo già lanciato chiari segnali a Regione e Autorità di Bacino: a 20 anni dall’alluvione, dopo la messa in sicurezza, la situazione è cambiata perciò bisogna rivedere prima possibile le perimetrazioni. Come Amministrazione Provinciale siamo particolarmente determinati a tutelare il nostro patrimonio ambientale ma, allo stesso tempo, guardiamo con la necessaria attenzione alle esigenze del comparto economico: siamo convinti che sia possibile trovare il giusto equilibrio. Questo rimane il nostro primo obiettivo. E’ opportuno e doveroso – conclude Crosio – passare alla fase ‘operativa’, immediatamente e senza incertezze”. I rappresentanti degli enti presenti alla riunione hanno già espresso una condivisione e la disponibilità a contribuire economicamente al progetto che dovranno essere ora formalizzate in un atto amministrativo entro i primi giorni di settembre. Per la metà del mese sarà infatti convocato un nuovo incontro per discutere l’approvazione del progetto e il piano di cofinanziamento.

CSP

CSP
Territorio