Pian di Spagna: l'assedio continua e nuove costruzioni sono in lista d'attesa 11 11 20 18

Riceviamo e pubblichiamo - Dibattito aperto

E' fermo ancora una volta l'iter per l'approvazione del nuovo Piano di Gestione della Riserva del Pian di Spagna- Lago di Mezzola, dopo i due anni di sosta forzata nei cassetti della Regione. Fatto si è che il Consorzio di Gestione non è ancora riuscito a "portare a casa" il malloppo che gironzola fra tavoli, aule, studi tecnici...ormai dal lontano 2007.

La vicenda del Piano di Gestione ha dell'incredibile!

Purtroppo oggi è ancora vigente il Piano di Gestione del 1996 che non è rigoroso, dal momento che non classifica come zone di "Riserva Naturale", aree pregiate e già tutelate dalla Convenzione di Ramsar per la protezione delle zone umide, aree poste sulla riva destra orografica dell'Adda, in fascia di esondazione ed in vicinanza delle rive del Lario.

In queste aree un agricoltore ha la possibilità di costruire ex-novo, mentre dirimpetto, sulla sinistra orografica dell'Adda, in Comune di Colico, la Provincia di Lecco non consente nuove costruzioni.

Per "mettere una pezza" alla situazione, il 17 giugno 2005, il Consorzio inviò in Regione Lombardia una variante parziale del Piano che avrebbe impedito l'edificabilità sulle aree di "Riserva Naturale".

VARIANTE CHE SI E' INABISSATA (?) nei cassetti della Regione, di cui non si ha più avuto notizia e che quindi non è mai diventata operativa.

Il 10 agosto 2007 l'Assemblea Consortile della Riserva ha adottato un nuovo Piano di Gestione e, il 9 ottobre 2008, lo ha trasmesso alla Regione Lombardia per l'approvazione.

Dopo una riunione con la dirigenza del Consorzio in data 04 agosto 2009, la Regione Lombardia, nell' ottobre dello stesso stesso anno, lo ha rinviato al mittente perché erano emersi due aspetti critici di particolare rilievo:

a) la difformità fra il perimetro vigente della Riserva e il perimetro approvato dal DCR 22/12/1999;

b) la necessità di sottoporre il Piano, alla procedura di Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.) cioè al procedimento che prevede la partecipazione del pubblico alla stesura del documento e la valutazione ambientale per verificare la sostenibilità del Piano.

Si tenga presente che il Consiglio Regionale nel Marzo 2007 prescriveva la VAS per i PIANI/PROGRAMMI, mentre la Riserva inviava il Piano in Regione, il 9 ottobre 2008 senza VAS!!

Tutto è quindi ricominciato da capo, lasciando spazio a modifiche, anche dell'ultima ora, in contrasto con lo spirito istitutivo della Riserva.

Intanto la mancata approvazione della Variante di salvaguardia da parte della Regione ha lasciato aperto uno spiraglio in cui "si è intrufolato" un privato che intende costruire vicino alla foce dell'Adda, proprio in quell' area particolarmente pregiata sotto l'aspetto ambientale e paesaggistico che il Consorzio intendeva tutelare.

Se tale richiesta dovesse essere accolta, e ormai siamo agli sgoccioli per quanto riguarda i tempi tecnici, si aprirebbe la rincorsa a costruire nelle aree di pregio della Riserva, con il pretesto di dare inizio a nuove attività agricole.

Così, mentre l'Assessore regionale ai Sistemi Verdi e Paesaggio scrive ai Comuni (26/9/2011) per comunicare la costituzione del FONDO AREE VERDI, nelle Riserva si lascia la possibilità di occupare e consumare nuovo suolo pregiato.

L' ultimo STOP al Piano, è dovuto al riordino della governance della Riserva, voluto da una legge regionale che prevede per parchi ed aree protette nuovi Consigli di Gestione più ristretti e funzionanti.

Un nuovo Consiglio di Gestione

Il 9 agosto 2011, Legambiente, WWF e CROS Varenna hanno presentato unitariamente le osservazioni migliorative alla "proposta" di Piano di Gestione e subito dopo hanno sollecitato l'intervento della Soprintendenza Beni Ambientali perché non venga concessa l'Autorizzazione Paesaggistica, alla richiesta di costruire in una zona pregiata.

Ora attendono con fiducia e trepidazione che Comuni, Comunità Montane, Regione scelgano i nuovi amministratori fra persone capaci, che abbiano a cuore la salvaguardia dell' ambiente. Che abbiano quel briciolo di esperienza e conoscenza dei problemi, ma anche quell'entusiasmo e quella voglia di agire indispensabili a prendere immediatamente in mano "le redini della situazione" a cominciare dalla revisione e dall' approvazione del Piano di Gestione.

In attesa del "lieto evento" sembra importante effettuare un giro di orizzonte, non solo su alcune particolari situazioni interne, ma anche buttare l'occhio su quella delicata "zona cuscinetto" che dovrebbe "filtrare il mondo esterno" per renderlo accettabile al delicato equilibrio ecologico/ antropico del Pian di Spagna.

Segnalazioni e riflessioni che crediamo i nuovi amministratori debbano prendere in esame, ma che devono conoscere anche i sempre più numerosi cittadini interessati a salvaguardare l' ambiente naturale, che vuol dire anche la propria qualità della vita.

Qui viene diffusamente elencata una serie di interventi, iniziative, omissioni che non pubblichiamo solo per l'eccessiva ampiezza (ndr). Il testo riprende:

Sono questi gli esempi di quell' ASSEDIO al PIAN di SPAGNA che ha denunciato lo stesso presidente del Consorzio della Riserva, A. Deghi, in articoli comparsi sulla stampa locale il mese scorso , ma che il Consorzio stesso non ha contrastato, MAI OPPONENDOSI agli interventi sopra elencati .

Il nuovo Consorzio che verrà messo alla testa della Riserva dovrà ribaltare questa logica, uscendo da una situazione difensiva e perdente.

Per esempio lavorando a favore dell' ampliamento della Riserva in comune di Sorico come proposto nel PTCP della provincia di Como e in comune di Gera, come richiesto dalla Regione. Ampliare il collegamento con il SIC Piano di Chiavenna per fornire una continuità ecologica a due aree protette, attualmente legate solo da un ridicolo peduncolo di terreno. Lavorare per istituire un' ampia fascia di rispetto a fianco della SS 36, nei comuni di Gera, Sorico e Dubino, fra il ponte dell'Adda e l'abitato di Nuova Olonio, così da evitare che fra alcuni anni edifici e capannoni facciano bella mostra di sé, affacciandosi sul Pian di Spagna che si trova sul lato opposto della statale. Rimangono poi tutte le problematiche già evidenziate nel precedente comunicato in merito ai contenuti espressi nella proposta di nuovo Piano di Gestione, non ultima quella della carenza di personale, a cominciare da un DIRETTORE che è IMPOSSIBILE MANCHI in una Riserva di importanza europea come è il PIAN DI SPAGNA !

Qui deve entrare in campo la Regione Lombardia e stanziare i finanziamenti necessari, a dimostrazione di quell'attenzione all'ambiente e alle aree protette sbandierate dall' Ente ad ogni piè sospinto.

Ma dalle cartoline, depliants, pubblicazioni promozionali bisogna passare ai nudi fatti e cioè allo stanziamento delle risorse economiche, per il miglior funzionamento della Riserva.

Per le Associazioni Circoli di Lario Sponda Orientale e Lecco. C.R.O.S. - Varenna LA Valtellina Valchiavenna

Vaninetti William (x)

(x) Presidente WWF Valtellina Valchiavenna

Vaninetti William (x)
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