09 12 20 ULTIMATUM ALLA TERRA. CONFERENZA DI COPENAGHEN: "E' STATO UN FALLIMENTO, UNA ESPERIENZA FORTEMENTE DELUDENTE"

No, stavolta Barak Obama non ha assunto il ruolo del "Salvatore" della terra. Anzi neanche la "veste" di Klaatu, l'alieno inviato sul nostro pianeta per rimetterlo in sesto, come avviene nel vecchio film "Ultimatum alla terra" (1951) poi girato non molto tempo fa con Keanu Reeves. Al contrario, il documento finale lascia liberi tutti, alla faccia dell'accordo di Kyoto. Per Stefania Prestigiacomo, ministro dell'ambiente la Conferenza di Copenaghen "E' stato un fallimento, una esperienza fortemente deludente. Il mondo si attendeva una ricetta per affrontare l'emergenza climatica e si ritrova sostanzialmente niente, perché mesi e mesi di trattative sono stati vanificati dal G2, dall'accordo tra Usa e Cina i cui presidenti, a un certo punto, si sono visti cinque minuti in albergo e hanno mandato a monte tutto. Hanno fatto saltare il banco. Il motivo è che questi due paesi, per ragioni diverse, non accettano impegni vincolanti e verificabili. Non vogliono, insomma, che ci siano accordi internazionali che impongano loro alcunché e non vogliono, soprattutto, che ci possano essere dei controlli su quello che stanno facendo in materia di riduzione effettiva delle emissioni inquinanti. Dato che questi Paesi messi insieme sono responsabili del 50% delle emissioni di CO2, si capisce bene che un loro chiamarsi fuori dalla partita equivale ad affossare la conferenza sul clima. Ed è proprio ciò che hanno fatto» (Cfr.: La Stampa, 20 dicembre 2009). Anche Thierry Meyssan, analista politico francese, presidente-fondatore della Rete Voltaire e della conferenza Axis for Peace. stima che, malgrado le apparenze, le domande del dibattito a Copenaghen non sono state di ordine ambientalista, ma finanziarie (Cfr.: www.voltairenet.org). . Per lui, non si è trattato di inventare un nuovo modello di produzione ecologica, ma di rilanciare il capitalismo anglosassone. Infatti... l'intesa tra USA e Cina induce a pensarlo, visto che non è stato tenuto minimamente in considerazione lo studio documentatissimo pubblicato su Nature del Prof, Robert Kopp, geologo, del dipartimento di geoscienza di Princeton, in cui afferma che il livello dei mari aumenterà dai 6 agli 8 metri nel giro di pochi anni, sommergendo molte città e Paesi del pianeta (Oh, Venezia non solo tu, ma tutta l'Italia), se non si riuscirà a contenere la CO2.

Cosa avrebbero dovuto fare a Copenaghen?

I GOVERNI DEL MONDO dovevano:

- Giungere a un accordo affinché l'aumento globale delle temperature non superi i 2°C,

impegnandosi in modo vincolante nei confronti degli obiettivi necessari alla riduzione

delle emissioni di gas ad effetto serra (e questo è stato ignorato terribilmente quasi da tutti, specie dagli USA e Cina).

- Stabilire modelli d'azione e meccanismi che forniscano finanziamenti e sostegno

sufficienti e accessibili ai paesi e alle comunità più vulnerabili, affinché questi possano

adattarsi alle conseguenze inevitabili del cambiamento climatico (E la storia dell'atollo Tuvaluru nell'Oceano Pacifico ha commosso non pochi. Chi diavolo può pensare che un gruppo umano sparisca soffocato dall'acqua perché i Grandi della terra non sanno rinunciare alla loro ingordigia? ). Non assumersi tale impegno implica destinare il pianeta e tutti i suoi abitanti a un riscaldamento accelerato con conseguenze catastrofiche. I Paesi ricchi industrializzati, che hanno la responsabilità storica e la capacità di agire, devono guidare questo processo. Presto, molto presto (Cfr.:http://www.oxfam.org.uk/resources/policy/climate_change/downloads/twodeg...

Maria de Falco Marotta

Maria de Falco Marotta
Territorio