LOMBARDIA, UN "PATTO PER L'ACQUA" FIRMATO DA TUTTI

È stato siglato nei giorni scorsi, nel Palazzo della Regione, il «Patto per l'acqua». Il Patto fissa alcuni paletti per la gestione della risorsa acqua nel breve e medio periodo e si articola in cinque aree tematiche: valutazione e aggiornamento delle logiche di gestione degli invasi; analisi e approfondimento dell'efficienza gestionale delle acque irrigue e dei sistemi irrigui; sostenibilità e modifiche degli ordinamenti colturali; dotazioni strutturali per gestire e valorizzare la risorsa acqua; strumenti e azioni per raccogliere e diffondere una corretta informazione.

L'intesa raggiunta rappresenta un'esperienza positiva e forse unica in Italia, avendo riunito tutti gli attori utilizzatori (idroelettrici e irrigui) interessati alla gestione e all'utilizzo del bene acqua.

Hanno aderito alla proposta, siglando il Patto: Regione, Province, Anci, Uncem (Comunità montane), Upl (Unione province lombarde), Ersaf (Ente regionale per la salvaguardia dell'agricoltura e delle foreste), Arpa, le società idroelettriche (Enel e A2A tra le altre), l'Autorità di bacino del fiume Po, gli Ato, gli Enti gestori dei Parchi regionali e del Parco Nazionale dello Stelvio, le organizzazioni professionali agricole, i Consorzi di bonifica e di irrigazione, l'Urbim (Unione regionale Bonifiche e irrigazione), i Consorzi di regolazione dei laghi, il Registro italiano dighe, i Consorzi dei laghi e le associazioni ambientaliste.

«Si tratta di un Patto - ha detto l'assessore regionale alle Reti, Servizi di pubblica utilità e Sviluppo sostenibile, Massimo Buscemi - che ha preso le mosse dall'esperienza vissuta con la crisi idrica del 2003 quando furono messe in difficoltà le centrali elettriche, l'agricoltura e il turismo con disagi anche alla navigazione dei laghi». «Il Patto - ha proseguito Buscemi - rappresenta lo strumento con cui affronteremo nel tempo, tutti insieme, un'eventuale riduzione della disponibilità idrica. Con questa firma abbiamo posto le basi per un approccio, comune e condiviso, per affrontare le problematiche connesse alla tutela e all'utilizzo della risorsa idrica in Lombardia. Da oggi, infatti, saremo nelle condizioni di fare in modo che della carenza idrica non soffrano più né le centrali idroelettriche, e quindi i cittadini, né l'agricoltura e il turismo con i disagi patiti in passato dai nostri laghi». «Con questo Patto - ha concluso Buscemi - si avvia una fase progettuale volta a identificare politiche, azioni e risorse, relativamente al governo del bene primario acqua».

«In Regione Lombardia - ha precisato l'assessore regionale all'Agricoltura, Luca Daniel Ferrazzi - i consorzi di bonifica e irrigazione gestiscono una rete di circa 42.000 km di canali, con più di mille addetti e oltre 6 milioni di utenti. Il miglioramento della gestione delle risorse idriche in agricoltura è uno degli obiettivi centrali del nostro operato».

«Le emergenze idriche degli ultimi anni - ha proseguito Ferrazzi - ci hanno dimostrato che è necessario raggiungere questo obiettivo considerando le relazioni con l'ambiente, il territorio rurale e il paesaggio agrario. Vigileremo attentamente affinché quanto sottoscritto, e quanto si programmerà in futuro in materia, si muova verso la tutela e il pieno supporto degli interessi della nostra agricoltura, fiore all'occhiello del nostro sistema produttivo».

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