Concessioni idroelettriche scadute. Nuovo modello, Patto con i territori

Parolo relatore al Convegno alla Camera nel Convegno 'L'idroelettrico e le montagne: quale modello per il futuro? organizzato dall'Intergruppo per lo Sviluppo della montagna

(Lnews - Milano, 28 giu) "Un quarto dell'idroelettrico italiano

e' prodotto attualmente dalla sola Lombardia. Anche per questo
motivo siamo tra i primi a voler essere attenti al futuro di
questo settore. Piu' della meta' della potenza installata  in
Lombardia, pero', ha concessioni scadute". Lo ha detto Ugo
Parolo, sottosegretario di Regione Lombardia alle Politiche per
la Montagna e alla Macroregione alpina (Eusalp), durante il
convegno 'L'idroelettrico e le montagne: quale modello per il
futuro?', organizzato dall'Intergruppo per lo Sviluppo della
montagna alla Camera dei Deputati e al quale il sottosegretario
ha partecipato come relatore.

PERCORSO COMUNE DI RILANCIO - L'incontro aveva come scopo
principale quello di aprire le porte ad un confronto tra
legislatore nazionale, regioni, enti locali e principali
operatori, a seguito della valutazione negativa sulla
conformita', a livello europeo, della norma del 2012 adottata dal
Governo Monti. Dal tavolo e' emersa la necessita' di far strada ad
un nuovo modello di sviluppo, che riconosca ai territori montani
il proprio ruolo e li renda partecipi del valore delle risorse
idroelettriche.

SETTORE DA SEMPLIFICARE - "La semplificazione nel settore della
produzione idroelettrica e nella procedura di assegnazione delle
concessioni  - ha spiegato Parolo -  e' alquanto necessaria ed il
decreto Bersani, di fatto, e' stato superato dalla storia. Ecco
perche' il patto con il territorio e' assolutamente da riscrivere.
Dobbiamo pensare ad un nuovo assetto per assicurare misure di
compensazione territoriale, nonche' migliorare i livelli di
efficienza, sicurezza e conservazione della capacita' di invaso".

I PILASTRI DEL NUOVO SISTEMA - "Nel nuovo patto - ha aggiunto il
sottosegretario - le Regioni saranno garanti dei territori nei
confronti dei grandi 'player' europei. Partendo dal confronto,
il territorio, anche attraverso le Regioni, gli operatori ed il
Governo, dovra' trovare una soluzione in breve tempo che tenga
insieme i numerosi interessi in gioco. (Lnews)

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