SS36 inaugurata, si passa. E la SS38, 2 - 4 corsie?

Galleria di Monte Piazzo riaperta, eliminata la strozzatura. Il Ministro Lupi sulla SS38...

Monte Piazzo addomesticato, galleria sistemata (grazie ad una trentina di milioni di euro), automobilisti e camionisti rassenerenati dopo quel paio d'anni in cui bisognava rassegnarsi alla coda su un'unica corsia e per qualche km nonostante il guaio fosse di una galleria di 650 metri circa. Oggi finalmente siamo giunti al capolinea, maestranze a braccia conserte, impresa che guarda altrove in cerca di un appalto, di nuovo lavoro
Rispettando una procedura stabilita per gli ultimi dettagli alle idi di luglio il taglio del nastro ha coronato il lavoro. Erano in prima fila il Ministro Lupi, il Governatore Maroni, il Presidente dell'ANAS Ciucci e poi il Prefetto di lecco, il Vicepresidente della Provincia di Lecco, Sindaci e, per noi la rappresentanza valtellinese.
Discorsi di prammatica, giustificati visto che in Lombardia le cose non vanno affatto male. Foto del Ministro Lupi, bruttina come foto ma importante per il contenutota infatti dicendo una cosa per noi molto importante: “In autunno il via alla tangenziale di Morbegno” ma poi la tangenziale di Tirano per la quale ad oggi mancano circa 90 milioni”.

Chiudiamo questa cronaca con un apprezzamento, peraltro già rivolto. Hanno lavorato bene, tutti i soggetti interessati con Istituzioni all'altezza. Putroppo non sarà più possibile in futuro vista l'inopinata, e disinformata, crociata anti-Province.

E la 38? Di nuovo la storia delle 4 corsie...

L'occasione è buona per riprendere un tema che per la verità si considerava ormai sepolto, ovvero quello del calibro stradale della SS38 oltre Cosio ma che in questi giorni è stato nuovamente sollevato. Andiamo per gradi e documenti alla mano.

– Ricordiamo l'annuncio ufficiale dell'ANAS dello scorso 27 novembre:
“Lombardia, Anas: aggiudicato il bando per la realizzazione della variante di Morbegno 1° lotto - II stralcio, dallo svincolo di Cosio allo svincolo del Tartano, lungo la strada statale 38, in provincia di Sondrio
L`Anas comunica che si è conclusa la gara di aggiudicazione per l`appalto della realizzazione della variante di Morbegno 1° lotto - II stralcio, dallo svincolo di Cosio allo svincolo del Tartano, lungo la strada statale 38 `dello Stelvio`, in provincia di Sondrio. Ad aggiudicarsi la gara in via provvisoria per l`affidamento della progettazione esecutiva e l`esecuzione dei lavori è risultato essere il raggruppamento temporaneo di imprese TECNIS SPA/COGIP INFRASTRUTTURE SPA/SINTEC SPA.
...omissis (intervento del Presidente dell'ANAS...

Le caratteristiche tecniche
L`opera prevede la realizzazione di una strada composta da due corsie, una per ogni senso di marcia, della larghezza di 3,75 metri e da due banchine di 1,50 metri. Il tracciato, ha inizio in prossimità dello svincolo di Cosio e si sviluppa alla sinistra orografica dell`Adda. Superata la confluenza tra i due fiumi valtellinesi prosegue in sotterraneo dapprima con la galleria `Selva Piana` e successivamente, dopo una stretta gola - con il viadotto `Tovate` e un tratto in rilevato -, rientra in tunnel (galleria `Paniga`) al termine del quale procede su un viadotto sul fiume Adda e su un successivo tratto di rilevato in corrispondenza dello svincolo finale
del Tartano.
Il progetto definitivo della nuova opera è stato redatto dall`Anas sulla base dello studio preliminare della Provincia di Sondrio ed è finanziato dal Cipe con oltre 50 milioni di euro e dagli Enti territoriali coinvolti con 230 milioni di euro, per un investimento complessivo di oltre 280 milioni di euro.
Roma, 27 novembre 2013”

Storicamente
Questo l'atto conclusivo di una questione partita molto tempo prima. Va premesso che una decisione unanime aveva dato la priorità all'opera più complessa e quindi più difficile, come si è visto, da realizzare concretamente, ossia la SS36  da Abbadia a Fuentes, costosissima perchè più di metà del percorso a due canne in galleria con poi il controverso attraversamento in sotterranea di Lecco. Il problema della SS38 fu posto dalla allora Comunità Montana unica di Valtellina, Presidente Garbellini, che chiamò l'ing. Darios
Rifacciamoci a una nota CCCVa - Alberto Frizziero del 1 marzo 2006, diretta al direttore de
Il Sole – 24 Ore:

“Ho letto a pagina 14 del giornale in data giovrdì 16 c.m. l’articolo dal titolo “Primi censimenti sulle contestazioni alla realizzazione delle infrastrutture - NEL MIRINO 92 NUOVI IMPIANTI - Veti per inceneritori, discariche e centrali elettriche “.
Le difficoltà non sono una costante
Si dice che le difficoltà nella realizzazione di opere importanti siano una costante. E’ vero e non è vero: dipende dall’approccio ai problemi. In sintesi alcuni esempi.

1) Un anno e mezzo dall’incarico all’appalto
Alla fine degli anni ’70 c’era in provincia di Sondrio il problema della Statale 38 dello Stelvio, nei 100 km dall’inizio della Valtellina sino a Bormio. Nella Comunità Montana della Valtellina, la più grande d’Italia, presieduta dal prof. Garbellini – io l’avevo guidata prima e allora ero capogruppo oltre che Sindaco di Sondrio – prendemmo il toro per le corna. Incarico al prof. Darios del Politecnico coadiuvato dalla cooperativa di geometri in C.M. ex L.285.

Poco dopo. Illuminante il colloquio all’ANAS. In sintesi: “Avete il tracciato della nuova SS 38” – “No il progetto” – “Avete già il progetto di massima?” – “No, quello esecutivo” – “Mancano allora solo i progetti delle opere d’arte” – “No ci sono già quelle dei tratti prioritari” – “Ma adesso i Comuni…” – “No, sono tutti d’accordo” – “I Sindaci si dicono d’accordo ma poi…” – “Noi qui ci sono tutte le delibere, una quarantina, di inserimento della strada negli strumenti urbanistici”.
Non c’erano Piano decennale o triennale, ma poche risorse a bilancio ma uno scenario simile all’ANAS non si era mai presentato. Il risultato fu che a un anno e mezzo dall’incarico del progetto partivano i bandi di appalto per i primi due lotti, il micidiale Tartano e la Sernio-Mazzo.
( http://www.gazzettadisondrio.it/cccva/01032006/cronici-intralci-allavvio...)

Gli approfondimenti che si fecero allora, non con lo spannometro, vertevano in primis sulle due o quattro corsie. Ci furono due ragioni per la scelta da Fuentes sino a Bormio delle due corsie.
--- La considerazione realistica: qualche ambientalista sosteneva che due sono meglio di quattro. Non è vero. E' invece certissimo che due sono meglio di zero. Zero per via dei costi astronomici fra l'altro non giustificati come stiamo per vedere.

--- La considerazione tecnica: il prof. Darios dimostrò come la nuova SS38 fosse in grado di smaltire tutto il traffico prevedibile per gli anni a venire compreso, se l'opera fosse stata fatta, quello aggiuntivo proveniente dal traforo dello Stelvio. C'è infatti anche da tenere conto che la nuova arteria si sarebbe affiancata a quella storica con assorbimento conseguente del traffico locale.

La bontà della nostra scelta ebbe un incredibile esito, quello ripreso dall'articolo del 2006 di cui sopra: “IL RISULTATO FU CHE A UN ANNO E MEZZO DALL’INCARICO DEL PROGETTO PARTIVANO I BANDI DI APPALTO PER I PRIMI DUE LOTTI, IL MICIDIALE TARTANO E LA SERNIO-MAZZO”. Avrebbe dovuto seguire la tangenziale di Sondrio, approvata dal Comune e dalla C.M. ma intervenne la pessima divisione della Comunità Montana – che aveva ruolo, peso che si era acquisito oltre i confini provinciali, strutture, personale – e le polemiche in Comune di Sondrio sulla realizzazione che i verdi avrebbero voluto non in rilevato ma su pilotis. Persi alcuni anni ma soprattutto perso, fattore determinante, l'imbocco ovest che avrebbe dovuto essere – approvato in Comune e in CM -, a Castione, poco prima della stazione ferroviaria.

L'unico passo in avanti di quegli anni fu la Mazzo-Grosio base il progetto della Comunità Montana, progetto Darios della C.M. Unica, ma bloccata dalla calamità del 1987 e modificata successivamente in base alla nuova situazione.
Nient'altro fino ad oltre il 1995 quando la Provincia dà incarico di definire un 'corridoio'. Passa del tempo finchè la decisione è drastica: le carte sul tavolo regionale. La Regione provvede con un bando basato su sei lotti. Le grandi società di ingegneria non perdono l'occasione per la progettazione sostanzialmente di tipo autostradale ma con la differenza che le autostrade per il finanziamento  hanno il pedaggio per gran parte mentre la SS38 poteva contare solo sui soldi pubblici. Non solo, ma ci sono voluti soldi valtellinesi e soldi della Regione per riuscire ad ottenere i fondi statali necessari per il tratto sino a Cosio, realizzato secondo il progetto regionale e non su quello originario Darios che sarebbe stato di gran lunga il migliore anche perchè oggi saremmo già ad Ardenno, ci sarebbero le tangenziali di Tirano e quella di Sondrio che è ancora da completare ad est dove finisce (!) in un passaggio a livello, unico caso in tutta Italia.

Cronologia al 2012
L'allora assessore ai LL.PP. Del Comune di Morbegno Bongio così riassumeva la situazione al 5 maggio 2012 (poi il bando, l'assegnazione provvisoria alle imprese come indicato dianzi, la verifica per via del ribasso superiore al 30%, l'assegnazione definitiva e in autunno l'inizio dei lavori):
02 dicembre 2005 - STRALCIO A
Nella seduta del CIPE svoltasi il 2 dicembre 2005 si è approvato in linea tecnica tutto il 1° lotto (Fuentes-Tartano) mentre in linea economica solamente un primo stralcio funzionale - Lotto 1° stralcio A - da Fuentes fino al Bitto, poi successivamente ridimensionato in gara d'appalto sino allo svincolo di Cosio. (STRALCIO A).

18 dicembre 2006 - STRALCIO B
Per il secondo stralcio (STRALCIO B) relativo alla prosecuzione dello svincolo di Cosio fino allo svincolo del Tartano, in data 18 dicembre 2006, con l’Accordo di Programma (sottoscritto da Ministero delle Infrastrutture, Regione Lombardia, Provincia di Sondrio, ANAS SpA, C.C.I.A.A. di Sondrio, Comunità Montana Valtellina di Morbegno e comuni di Chiavenna, Sondrio, Tirano e Bormio) si è convenuto di individuare soluzioni intermedie o provvisorie per la risoluzione del nodo di Morbegno, incaricando la Provincia di Sondrio di predisporre in accordo con ANAS ed Enti Locali una soluzione condivisa e con costi contenuti.

Inizio 2007 - costituzione "Comitato tecnico-istituzionale"
All' inizio anno 2007 su sollecitazione della Provincia si costituisce fra gli Enti della Bassa Valle un “ Comitato tecnico-istituzionale” al quale partecipano oltre la Provincia, la Comunità Montana, il Comune di Morbegno in rappresentanza anche dei Comuni di Cosio, Talamona e Traona. Su sollecitazione del “Comitato” la Provincia di Sondrio, la CM ed il Comune di Morbegno danno incarico alla Società SPEA di Milano per uno studio preliminare di fattibilità per l'individuazione di una ipotesi per il superamento del mandamento morbegnese .

Settembre 2007 - Presentazione studio viabilistico
La Società di progettazione nel settembre 2007 presenta lo studio viabilistico con due distinte soluzioni. IL “COMITATO” OPTA PER LA SOLUZIONE 2, STRADA TIPO C1 BIDIREZIONALE. Il tracciato prevede una variante all’aperto dopo il torrente Tovate, fra le due distinte gallerie, ( Selvapiana di ml 2.750 e Paniga di ml 2286), separate da un rilevato stradale di ml 600.

05 novembre 2007 - Scelta della soluzione
In data 5 novembre 2007 in occasione del Collegio di Vigilanza SS 38, i componenti sottoscrittori dell’ Accordo di Programma esteso al sindaco di Morbegno, HANNO OPTATO ALL’UNANIMITÀ PER LA SOLUZIONE N° 2 IN QUANTO CONFORME ALLA NUOVA DIRETTIVA DI LEGGE (D.LG. 264/2006) ED ALLA CIRCOLARE ANAS “LINEE GUIDA ”PER LA DETERMINAZIONE DELLA TIPOLOGIA E DEI DISPOSITIVI DI SICUREZZA.
Lo studio preliminare prevede una strada a semplice carreggiata (2 corsie) con la riconfigurazione del raccordo terminale est con l’attuale SS 38, senza pregiudicare la possibilità di un eventuale potenziamento a doppia carreggiata (4 corsie) come previsto nell’intervento originario e che risulta in quasi totale sovrapposizione al corridoio individuato nel progetto definitivo per appalto integrato del 1° Lotto approvato con delibera CIPE n. 151 del 2 dicembre 2005, differendo parzialmente da esso in virtù di alcune modifiche planoaltimetriche finalizzate a ridurre la lunghezza delle due gallerie naturali e ad incrementare i livelli di sicurezza.
Successivamente lo studio preliminare fu trasformato in Progetto Definitivo dall’ANAS (Direzione Centrale Progettazione) per un importo complessivo di M€ 280.

L'alternativa
Ci sarebbe stata l'alternativa delle due carreggiate, quattro corsie. Vale quanto detto prima: 4 meglio delle due di oggi, ma le due di oggi molto, molto meglio, delle zero di ieri, di oggi, di domani. Forse realtà il dopodomani per consentire ai figli dei nostri figli di sperare che i loro figli vedano la nuova 38.
f.
 

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