Concordia: orgoglio italiano, orgoglio valtellinese

Stamane, quando la TV diffondeva per ogni dove l'immagine della Concordia bella dritta, sono tanti quelli che hanno salutato la fine dell'operazione “raddrizzamento” con lo stesso spirito con il quale si accoglie la notizia in arrivo dall'ospedale che l'operazione a persone amiche è andata bene. Non dimenticando quelle due vite perdute due volte, almeno fino ad ora, con la speranza di tutti di poter dare loro la pietas d'una sepoltura.

Ha interpretato un sentimento questa volta comune il Presidente Letta dicendo: "Abbiamo dimostrato a tutto il mondo cosa sanno fare l'efficienza e la tecnologia italiana. E' un momento di grande orgoglio nazionale che è giusto rimarcare. Siamo campioni di autolesionismo, parliamo sempre male di noi stessi, oggi è giusto essere orgogliosi".
Impresa titanica, impresa che solo pochi Paesi al mondo sarebbero stati in grado di organizzare in modo così complesso e in così poco tempo, capolavoro di ingegneria eccetera. Vengono in inglese, per essere precisi, in americano e da fonte interzionalmente qualificata. Le prime dichiarazioni.  Ma il senso della vicenda è dato da quanto pubblicato in giro per il mondo collegato in diretta con 400 giornalisti e tantissime TV al Giglio. Diamo qualche titolo, tutti di prima pagina e con risalto notevole.

Italia al top. Finalmente. Era ora!
Cominciamo dalla CNN: 'dritta dopo un massimo sforzo” e dalla NBC: 'Enorme opera di salvataggio. CBS e BBC hanno trasmesso in diretta le operazioni. Passiamo ai giornali.
Il Guardian ha parlato di 'maratona' definendo il progetto 'ambizioso. Inglese il Telegraph: 'operazione di salvataggio'. Theindependent : “un’operazione senza precedenti”.
'Cantiere di dimensioni titaniche' secondo Le Monde, Le Figaro ma 'operazione “titanica inedita' per Libération mentre Le Figaro.it dedica all'avvenimento una copiosa galleria fotografica.
Per il quotidiano spagnolo El Mundo operazione di ingegneria senza precedenti . Per Lavanguardia.it  successo ingegneristico senza precedenti che diventa “una questione di orgoglio nazionale per l’Italia”. Secondo El Pais 'salvataggio storico' mentre i compassati tedeschi se ne escono, su La Bild, con un 'finalmente, torna dritta'.

Perchè Italia, soprattutto Italia
Il 'nemo propheta acceptus est in patria sua' ha trovato modo di farsi vivo anche in questa occasione, quando persino giornali internazionali, abituati a trattare il nostro Paese dall'alto in basso, ci hanno riconosciuto il merito. Vale la pena di riportare la sottolineatura che ne ha fatto “Il Sole 24 Ore”, un giornale che, come tutti quelli economico-finanziari, è letto in tutto il mondo dagli addetti ai lavori. Il merito, sostiene, va 'all'ingegneria del consorzio italo-americano Titan-Micoperi e alle competenze tecnologico-produttive di un manipolo di aziende italiane leader nei rispettivi comparti.' Curiosa la sintesi “miscela di saper fare 'presto-e-bene' che dà lustro alla manifattura made in Italy”. Le aziende italiane che hanno operato (Fincantieri, Cimolai, Rosetti, Gas&Heat, Trevi, Fagioli, Nuova Olmec), scrive ancora il giornale, “in molti casi non hanno rivali nei rispettivi settori”.

Italia meglio di quanto si crede
Noi aggiungiamo dell'altro. L'operazione si è svolta a casa nostra, in quel quadro normativo e burocratico che spesso rappresenta una palla al piede delle iniziative imprenditoriali e con una serie di condizionamenti, comprensibili, a cominciare da quelli ambientali. A casa nostra dove, nonostante tutto, la fantasia svolge ancora un ruolo importante, e ci riferiamo alla tecnologia di un 'Paese manifatturiero' che continua ad essere il secondo in Europa. Un Paese che, partendo da lontano, nella nascente astronautica aveva realizzato con il progetto San Marco, un progetto che portava ad avere dallo spazio dati essenziali in altro modo e da nessun altro ottenibili (e, significativo, a basso costo). Di un Paese che a proposito del famoso Nastro Azzurro, già del Rex nel 1933, ha vinto 21 anni fa l'italianissimo “Destriero” attraversare l'Atlantico a quasi 100 km/h in un tempo da allora rimasto record, 58 ore e 34 minuti. Di un Paese che ha inventato il Pendolino, gioiello della tecnica ferroviaria, e che adesso ha realizzato l'ETR 1000, treno all'avanguardia mondiale da 400 km/h (verrà limitata a 360) che collegherà Milano a Roma in meno di due ore. Di un Paese dalle mille sorprese come quella di un'azienda che, andata in Giappone per la necessità di disporre di ricercatissime macchine utensili scopriva là che la fonte era invece in Brianza!
Un solo accenno ai motori, Ferrari a parte. Aprilia, circa 400 dipendenti e Ducati, 1000 a Borgo Panigale e 1300 nel mondo. Nani rispetto a Suzuki (14.000), Yamaha (42.000), Honda (179.000), eppure riescono a competere (in questo periodo quasi) alla pari.
Potremmo continuare per parecchio per concludere che alle autoflagellazioni per quello che non va dovremmo anche accompagnare un legittimo orgoglio per quello che abbiamo di buono, ed è tanto, certamente più di quanto non si pensi.

Orgoglio
Orgoglio quindi legittimo per l'operazione Concordia conclusa, prima fase la più importante, proprio in contemporanea con altra operazione che si stava compiendo a Roma, l'operazione discordia.

Orgoglio valtellinese
I ragionamenti di cui sopra calzano perfettamente anche se lo scacchiere cui rivolgere l'attenzione è quello valtellinese. Gente seria, con senso della misura anche oltre un ragionevole limite, non certo portata all'enfasi, portata al fare più che al dire e quindi talora addirittura restia a sottolineare quanto di buono è alle spalle o si sta facendo.
Un esempio il riconoscimento, esterno ed autorevole che riportiamo tal quale, ma prima una nota ulteriore e sempre dello stesso segno. Abbiamo appreso che là, fra il pool di cervelli tecnologici in azione al Giglio c'erano anche due valtellinesi, l'ing. Balestra, chiavennasco, fondatore della Tecon e Furio Ferrini della Computer Halley di Caiolo che da tempo collabora con Tecon, società  costituita nel mese di aprile 1982 da Tullio Balestra e Dario Varisco, con l'obiettivo di fornire servizi di ingegneria esperti di società operative e imprenditori nel settore delle strutture offshore. Una società via via ampliatasi sino ad arrivare alle dimensioni attuali. Per quanto riguarda, la Computer Halley di Caiolo qui era conosciuta, quantomeno si sapeva che svolgeva attività per così dire raffinate nel settore. L'ennesimo clamoroso esempio. Ennesimo e clamoroso perchè da Montespluga al Ponte del Gallo, su 200 km d'arco alpino, siamo in tutto, ora che le nascite sono diminuite ma che sono arrivati gli extracomunitari, 183.000 (prima per lungo tempo eravamo stabili sui 175.000). Un quartiere di Milano di abitanti ne ha di più ma non ha la densità di cervelli che la Valtellina, Valchiavenna compresa, può vantare, nel passato remoto, in quello prossimo, ieri, oggi. Basta passare in rassegna l'elenco dei personaggi, della politica, della scienza, della cultura, dello sport. Si tratta di un patrimonio che senza violare la caratteristica fondamentale della gente di qui, il riserbo, il senso della misura, il culto dei valori, suggerisce e merita un legittimo orgoglio.
Chi non è stato colpito, in tanti commossi, nel leggere il 24 luglio 1987, a sei giorni dall'inizio della calamità e quattro prima della cancellazione di un paese, la conclusione dell'articolo di fondo di Indro Montanelli (x). Mentre, c'era “Un’alluvione di polemiche”, tanto per cambiare, Indro Montanelli dedicava lo stesso giorno il suo articolo di fondo alla Valtellina. Stanziamo i soldi, scriveva, ma “diamoli ai valtellinesi. Sono gli unici che sanno come spenderli per le loro valli e che forniscono garanzia di non rubarli. E’ gente che merita, come a suo tempo la meritarono i friulani, la nostra fiducia. Il coraggio, la compostezza, la misura, la dignità con cui hanno saputo reagire alla catastrofe, sono, o dovrebbero essere, un esempio per tutti. Ieri, davanti allo spettacolo che la televisione ancora una volta ci proponeva di quei costoni mangiati dalla frana, di quegli squarci aperti dai torrenti impazziti nella carne viva della terra, , di quei desolati sudari di fango, mi è venuto fatto di pensare quanto ci piacerebbe sentirci italiani se l’Italia fosse, anche sommersa, tutta Valtellina”. Indro Montanelli

Lo ricordiamo con duplice obiettivo. Da un lato, certo, per il valore del riconoscimento. Dall'altro perchè, come si suol dire anche se il più delle volte non si sa fare, 'noblesse oblige'. L'orgoglio motivato significa che si è fatto tanto e bene. Non si deve tornare indietro.
 

(x) See more at: http://www.gazzettadisondrio.it/dalla-provincia/20062007/dallaler-sondri...
Loro come persone ma abbiamo anche avuto occasione di conoscere Tecon, informatico

Alberto Frizziero
Editoriali