Elezioni 2019 Terremoto politico. Ragione di sconfitte e vittorie

Riace, Lampedusa, ora Pro-Tav, Lega su, M5S giù, gli altri e il territorio

Ha destato sensazione in tutta Italia il risultato elettorale di Riace, comune di 2345 abitanti, diventato famoso per le due splendide statue. Il suo Sindaco ha preso dagli elettori una sberla ancor più soda di quella presa dai M5S a livello nazionale. Non è infatti riuscito neppure a rientrare in Consiglio Comunale. Clamoroso dato che quel Sindaco, Domenico Lucano , era diventato in Italia il simbolo dell'accoglienza per come aveva affrontato il problema nel suo Comune, paladino dell'integrazione.
Domenica scorsa a Riace non hanno votato politici, amministratori, ambientalisti, seguaci delle ONG, membri di decine di associazioni, tutti quelli che cioè predicano l'accoglienza senza considerare contesto e difficoltà. Quelli che dovendo rispondere al quesito di come poter accogliere tutti quelli che arrivano a chi la pensano diversamente non per razzismo o per posizioni preconcette, se la cavano a spanne, cominciando a tirare in ballo l'Europa facendo finta di non sapere che persino la Francia non vuole nessuno.
Domenica non ha votato tutta questa gente.

Domenica han votato i residenti, quasi tutti in loco da generazioni. E da uno di loro è venuta la vera rappresentazione della realtà. Intervistato dalla TV un anziano, per nulla politicizzato, ha dato lapidaria risposta: “600 migranti in un paese di 2000, no”.

Non c'è solo Riace ma tanti Comuni, come ad esempio alcuni in Val di Susa dove persino il Comune sede del cantiere ha voltato pagina, SI alla TAV dal suo Sindaco, SI alla TAV dagli abitanti che per manifestarlo non sono scesi in piazza anti-TAV con ogni tipo di arnesi, quasi da guerra, ma hanno usato l'arma più potente, e cioè il voto.

E c'è Lampedusa, tempio della, comprensibile e giustificata, insoddisfazione resa manifesta dai numeri. Domenica solo uno su quattro è andato a votare e per le Europee primo partito è stato la Lega. Potrebbe essere il caso che si vada a leggere il Rapporto da Lampedusa da noi pubblicato il marzo 2006,  in due puntate con indirizzi in calce e armandosi di pazienza vista la lunghezza. In calce gli indirizzi delle due puntate

Un salto nel passato, cosa sempre utile. Qualche anno fa in situazioni anche turbolente parlare di 'maggioranze silenziose' era una eresia soprattutto a sinistra. Chi ne parlava era non proprio gratificato e qualificato, anzi squalificato. Gli anni successivi dimostrarono che in democrazia la piazza è una eccezione e quali guai abbia prodotto invece il darle troppa corda.

Un denominatore comune.

Non solo gli anni successivi ma anche i più recenti partendo da Berlusconi, come scritto più volte, scelta perdente di “partito del leader” anziché quella vincente di “leader di un partito”.

Politiche 2018. Commentando la sconfitta del PD un autorevole esponente della sinistra lapidariamente aveva così sintetizzato il flop: “noi settimane per le Unioni civili, per lo jus soli e via dicendo, gli altri su pensioni, sanità ecc.”.

Elezioni 2019. Tonfo M5S che scambia i numeri con la Lega che spopola.

Denominatore comune e ragioni dei risultato.

Berlusconi. Un elettore su tre eppure, per fare un esempio vicino, non in grado di avere una sezione, un gruppo, qualcosa insomma a Chiavenna, Morbegno, Tirano, Bormio. Deficit di rapporto con il territorio.

PD. Serie di scelte d'alto livello con Renzi ma, immagine significativa, a fine campagna la sua cena con Obama sul porticato della Casa Bianca e gli altri invece a contatto con gli elettori. Deficit di rapporto con il territorio.

M5S. Un'analisi delle ragioni della sconfitta è facilissima nel senso, data l'entità del tonfo, che ce ne sono tante, ognuna delle quali dà il suo contributo.
Un dato di fondo è comunque, come risulterà dallo studio dei flussi, l'abbandono, dato quindi sociologico, di larga parte del ceto medio passata dal M5S soprattutto allo sciopero del voto. Deficit di rapporto con il territorio
 

Lega.  Un'analisi delle ragioni della vittoria è facilissima nel senso che deriva dello stretto rapporto con il territorio stabilito dalla Vetta d'Italia persino alla Punta Sottile di Lampedusa

(continua)

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Gli indirizzi del Rapporto da Lampedusa

http://www.gazzettadisondrio.it/costume/01032006/lampedusa-siamo-italia-...

http://www.gazzettadisondrio.it/costume/01032006/lampedusa-2-siamo-itali...

http://www.gazzettadisondrio.it/costume/01032006/lampedusa-siamo-italia-...

Alberto Frizziero
Politica